Alla Festa dell´Italia dei Valori di Vasto oggi arriva Prodi. Ie

22 Settembre 2006   12:05  
Seconda giornata della Festa nazionale dell´Italia dei Valori a Vasto (Ch). Il leader e ministro Antonio Di Pietro ha aperto ieri sera i lavori al palazzo D´Avalos, ascoltato da una nutrita platea di militanti e politici fra cui il vicepremier Francesco Rutelli. Il leader della Margherita ha precisato di essere giunto a Vasto "solo" per ascoltare e salutare il collega di governo, che ha organizzato una festa nella splendida cornice de palazzo e centro storico messogli a disposizione dal Comune guidato da Luciano Lapenna, che ha portato i saluti dell´amministrazione locale, così come Enrico Paolini, vicepresidente della Regione, quelli di Ottaviiano Del Turco. "Oggi sono qui in Abruzzo per testimoniare la mia amicizia a Di Pietro - ha detto Rutelli - sono venuto per ascoltarlo e per dirgli che, assieme, faremo molta strada". Oggi è la volta di Romano Prodi, che interverrà alle 16,30, appena rientrato dal lungo giro fra Cina e New York (Onu), con tutta l´attesa di un intervento che anticipi qualcosa di ciò che dirà alle Camere nei prossimi giorni sul caso Telecom. "Sono altri quelli che dovrebbero rendere conto alle Camere, non Prodi - ha detto Di Pietro nel suo intervento - Il fatto che Prodi abbia deciso di riferire anche al Senato sulla vicenda Telecom non significa aver capitolato alle minoranze, ma è un semplice atto di rispetto verso il Parlamento. Non bisogna confondere il dito con la luna: qui si tratta di aver ben presenti gli interessi dei piccoli risparmiatori, dei clienti della compagnia telefonica e non quelli di chi indebita le società in maniera esponenziale". Si riferiva a Marco Tronchetti Provera, ex presidente di Telecom? Di Pietro ha risposto: "Bisogna stare attenti ai tanti furbetti del quartierino e del quartierone che, in regime di monopolio naturale, utilizzano senza regole il mercato". Domani dovrebbe intervenire a Vasto il ministro della Giustizia Clemente Mastella per un faccia a faccia con Di Pietro sulla giustizia, ma il Guardasigilli ha fatto sapere che non ci sarà. Il leader dell´IdV ha risposto a Mastella che possono "pensarla diversamente in materia di giustizia, ma io finora ho sempre conosciuto un Mastella che non si è mai tirato indietro nell´affrontare i propri interlocutori. Proprio a te riconosco l´onestà intellettuale di dire sempre ciò che pensi e di fare ciò che dici." "Possiamo e dobbiamo differenziarci nelle cose che ci dividono, ma non possiamo evitare di confrontarci con quello spirito di indipendenza che ci contraddistingue". Quindi, il rinnovo a essere presente a Vasto "come io - gli ha ricordato Di Pietro - ho partecipato alla festa dell´Udeur di Telese". Sulla controversie che regnano nel centro-sinistra, il Ministro della Infrastrutture ha rivelato che "i veri nemici all´interno dell´Unione sono coloro che tramano senza dire, senza far vedere, sono coloro che usano come testa d´ariete a volte me a volte Mastella". Di Pietro non nega di avere visioni diverse anche sulla giustizia ma ha spiegato che "va riconosciuto a Mastella il merito di avere il coraggio di dire quello che pensa e di agire secondo ciò che pensa. Voglio sfatare una volta per tutte la questione che Mastella è un nemico del centrosinistra: abbiamo due modi diversi di concepire il processo decisionale per arrivare alle riforme; lui attraverso un compromesso con le politiche del centrodestra, io, invece, su temi fondamentali come il conflitto di interessi e la legalità, senza compromessi". Ma il guaio della coalizione, secondo Di Pietro, è un altro: "Ci sono tanti che si nascondono, lanciano il sasso e nascondono la mano". Dal discorso del lader dell´IdV ci si aspettavano anche frecciate al "traditore" Sergio Di Gregorio, senatore che ha lasciato il partito e messo in pericolo la risicata maggioranza al Senato. Secondo il Ministro ex pm di "Mani pulite", De Gregorio non farà mai cadere il governo. "Da che mondo è mondo, ce l´ha spiegato pure il Signore, uno ogni 12 tradisce per 30 denari. Noi siamo 314 a uno, grazie a Dio. Questa è una coalizione che tiene e che terrà, soprattutto perché De Gregorio ha già giocato la sua carta del ricatto e se c´è una persona che ha tutto l´interesse a fare in modo che la maggioranza non cada è proprio lui: "Quando lo ritrova più un terno al lotto così!". Sulle riforme e il futuro di governo, il Ministro che ha dichiarato di sentirsi anche abruzzese ("fra Vasto e Montenero ci divide il Trigno e mia madre è di questa parte"), ha detto che la situazione è drammativa grazie ai buchi lasciati dal governo Berlusconi: "C´ha lasciato il barile già raschiato, soprattutto si sono venduti tutto il possibile, manca solo il Colosseo. Ma noi non possiamo limitarci a fare i ragionieri per dire non ci sono i soldi e non si fanno le opere, non si fanno infrastrutture. Rilanciamo la sfida nonostante le casse siano vuote da un lato razionalizzando la spesa pubblica, dall´altro puntando sull´innovazione anche con joint venture tra pubblico e privato. Le opere pubbliche le possiamo e le dobbiamo fare". E ha quindi rivelato: "Mi ha appena telefonato l´amministratore delegato di Ferrovie e mi ha detto che ha trovato 1,5-1,6 miliardi di deficit in conto economico. Le difficoltà non sono in Rfi ma in Trenitalia. C´è bisogno di una sua ricapitalizzazione altrimenti la difficoltà diventa crisi". Più volte Di Pietro è tornato a parlare dell´indulto, rileggendo le parole che papa Giovanni Paolo II disse in Parlamento, preoccupato sì del sovraffollamento delle carceri ma anche della sicurezza dei cittadini. Altri big della politica che intervengono oggi sono il ministro Cesare Damiano che discuterà della legge "Biagi" con Roberto Maroni, Marco Rizzo e Gavino Angius, e il ministro dell´Ambiente Alfonso Pecoraro si confronterà sull´energia con Altero Matteoli, suo predecessore. Terzo dibattito sul bipolarismo perfetto con Vannino Chiti, Bruno Tabacci, Willer Bordon e Gianni Alemanno.

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