''Alla Regione una candidatura forte del centrosinstra scelta con le primarie''

30 Giugno 2012   11:35  

Stefania Pezzopane responsabile nazionale Pd alla ricostruzione e Assessore al comune dell’Aquila interviene sullle prosime elezioni regiolani:

“In questi giorni il Ministro Barca e i suoi collaboratori stanno prendendo consapevolezza della gravità dei ritardi della ricostruzione e finalmente stanno mettendo mano, con decisione, agli errori procedurali, alla confusione sui finanziamenti e alla fuoriuscita dal commissariamento.

C’e’ voluto tempo e fatica a rendere evidente tutto ciò anche a causa della spregiudicatezza prima di Berlusconi e poi di Chiodi e dei suoi collaboratori a far credere quello che non era. Ora che il “re è nudo” si comprende bene come tra le principali cause della mancata ricostruzione dell’Aquila ci sia il Presidente Commissario Gianni Chiodi.

Per L’Aquila e per la Regione ci vuole un nuovo Presidente, ci vuole un progetto che non dimentichi le zone interne e L’Aquila, ci vuole l’autorevolezza guadagnata sul campo.

Ecco perché la scelta di un candidato Presidente della Regione non può che passare attraverso le primarie, primarie vere in cui i Partiti convergano su un idee di sviluppo, promuovano la partecipazione dei propri iscritti e dei propri elettori.

In questi giorni gira insistentemente il nome di Luigi Bonanni, segreterario nazionale della CISL, certo un nome importante, ma non vedo ragione perché se Bonanni volesse davvero candidarsi a Presidente della Regione non debba partecipare come gli altri alle Primarie.

Nel passato del centro sinistra ci sono due esperienze di Governo alla Regione e per entrambe il centrosinistra non ebbe il coraggio di affrontare il dibattito e ,con un processo di delegittimazione fuorviante, assecondò scelte romane di uomini che operavano nella Capitale.

La crisi del centrodestra, l’avvilupparsi in Abruzzo di processi decisionali, arbitrali e confusi, possono portare nuovamente ad una candidatura scelta dall’alto e fuori dal contesto abruzzese e dei suoi reali drammatici problemi, quasi che ci voglia sempre il Padre Eterno calato dall’alto, che poi Padre Eterno non è, anzi, esattamente il contrario.

Ecco perché continuo a pensare, se non si vuole regalare l’Abruzzo al centro destra, a nuovi populismi frutto di riciclaggio politico, è necessario tutt’altro.

Le ultime elezioni parlano chiaro non servono padrini, padroni, Padre Eterni ma serve un candidato che guadagni sul campo il consenso proponendo un progetto politico con le PRIMARIE”.


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