Il sisma, di magnitudo 4.6, con epicentro tra Forlì, Forlinpopoli,
Castrocaro Terme e di Faenza. Sentito in molte regioni italiane
Terremoto tra Marche e Romagna
tanta paura ma nessun danno
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ANCONA
- Tanta paura ma nessuno danno al confine tra la Romagna e le Marche
per una scossa di terremoto di magnitudo 4.6 avvertita distintamente
dalla popolazione al confine fra le Marche e la Romagna.
Il sisma, con epicentro tra i comuni di Forlì, Forlinpopoli e
Castrocaro Terme, in provincia di Forlì, e di Faenza in provincia di
Ravenna, è stato sentito questa sera in varie regioni dell'Italia
centrale. Lo rende noto il Dipartimento della Protezione civile.
Il dato tecnico è dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.
La scossa è avvenuta alle ore 22.20. Dalle verifiche della Protezione
civile, non risultano al momento danni a persone o cose.
La scossa, particolarmente intensa, è stata avvertita anche nel
Forlivese, nella zona dell'appennino, nel Cesenate e a Rimini e nel
Bolognese. A Forlì e Cesena alcune persone sono anche scese in strada.
Per la protezione civile dell'Emilia-Romagna, il sisma ha avuto
epicentro nella zona dell'appennino forlivese.
L'ipocentro è stato rilevato a una profondità di 28,2 km, quindi
particolarmente profondo. Proprio per la profondità del sisma, ha
spiegato l'ingegner
Demetrio Egidi,
responsabile della Protezione Civile dell'Emilia-Romagna, l'area di
risentimento, dove cioè è stata avvertita, è stata vasta: ci sono state
segnalazioni dalla Toscana, dall'Abruzzo, dal Veneto e dal Friuli.