Altra scossa nell'alto Aterno, in attesa delle dovute precauzioni...

A Montereale commissairati e abbandonati

24 Agosto 2010   16:09  

Una scossa di terremoto di magnitudo 2.6 è stata registrata intorno alle ore 24 di questa notte localizzata in prossimità dei comuni di Pizzoli, Capitignano, Montereale e Campotosto.
Non cenna dunque a placarsi lo sciame sismico che da mesi tormenta con centinaia di piccole scosse i territorio dell'alto Aterno e dei monti reatini. La popolazione è preoccupata, perché se è vero che una scossa distruttrice non è prevedibile, non può essere esclusa a priori e dunque occorre che chi di dovere applichi senza indugi tutte le precauzioni, molte individuate in piani di emergenza già predisposti.

Afferma a tal proposito la Consulta nazionale della Protezione civile: ''E' compito del sindaco fare informazione, indicare vie di fuga, zone di accoglienza dei cittadini, zone di probabile ricovero degli stessi, indicare zone dove far arrivare i soccorsi, predisporre misure di prevenzione da crolli, evacuare i cittadini ritenuti dai VVF e da squadre di tecnico comunali, abitanti in edificio a rischio ecc.".

Situazione critica a tal proposito nel comune di Montereale, la cui amministrazione è commissariata, e il cui territorio comprende oltre trenta frazioni. Denunciano infatti non pochi cittadini: ci sentiamo abbandonati e ci sono persone che vivono in case già lesionate dal terremoto del sei aprile 2009 ancora in attesa di una valutazione e classificazione. Il signor Dario Tudinoi in particolare  fa notare che l'ufficio sismico non è aperto e operativo tutti i giorni e non offre l'adeguata  assistenza alla popolazione. E conferma: ''Mota gente dorme in case non sicure, e il rischio è elevatissimo''.

In una nota gli ex-consiglieri della minoranza al Comune di Montereale Nello Patrizi, Alberico Soccorsi, Arnaldo Di Stefano, e Marcella Polidori accusano invece gli organi di stampa che creano allarmismo e danneggiano il turismo estivo spaventando i villeggianti.
Anche loro però sollecitano i controlli accurati di tutte le abitazioni e non solo delle chiese e degli edifici pubblici soggetti a rischio di vulnerabilità sismica.

 


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