Aluvione nel teramano: arrivano i soldi per riparare i danni

19 Aprile 2012   17:41  

"Siamo soddisfatti di questo esito - commenta il Segretario Generale Mazzarelli - frutto di una procedura complessa che ha comportato sì un allungamento dei tempi, necessario, pero', a tutelare i cittadini della provincia teramana che, oltre al danno, rischiavano di subire anche la beffa delle tasse".

"La scelta della Regione di sollevare dubbi di costituzionalità sulla cosiddetta tassa sulle disgrazie, che abbiamo ritenuto da subito iniqua - spiega il Segretario Generale Mazzarelli - ha indotto lo Stato, dopo la pronuncia di incostituzionalità della legge, per effetto delle impugnative di Abruzzo e Marche (avvenuta contestualmente, a differenza di quello che qualcuno vorrebbe far credere) a ripartire la somma destinata a tutti i territori colpiti da calamità e, quindi, ad assegnare all'Abruzzo  5 milioni di euro per la provincia di Teramo, somma equivalente a quella destinata a tutti gli altri territori (per le Marche l'emergenza ha riguardato tutte le 5 province e la somma destinata è pari a 25 milioni di euro, per l'Abruzzo l'emergenza ha riguardato la sola Provinvcia di Teramo".

La vicenda dell'alluvione prende avvio nel marzo 2011,  quando  il Governo regionale dichiara lo Stato di Emergenza per calamità naturale nella provincia di Teramo ma nn provvede ad erogare alcuna somma a seguito della introduzione della cosiddetta "tassa sulle disgrazie" che obbligava le Regioni a gravare suo cittadini con ulteriori addizionali ed accise.

La scelta operata dalla Regione Abruzzo fu quella di non aumentare la pressione fiscale e di impugnare il provvedimento legislativo e oggi si può dire che la scelta fu azzeccata pienamente, infatti da un lato la Corte Costituzionale ha dichiarato illegitta la "tassa sulle disgrazie", dall'altro nessuna delle Regioni che aveva aumentati le imposizioni fiscali (come le Marche, ad esempio) ha ricevuto dal Governo le somme che erano state versate dai cittadini.

A seguito della pronuncia della Corte Costituzionale il Governo ha deciso di ripartire la somma di circa 87 milioni di euro in favore di tutti i territori colpiti da calamità alluvionali.

Tra queste territorialità viene ricompresa la Regione Abruzzo, per l'emergenza in provincia di Teramo, a cui viene destinata la somma di 5 milioni di euro, come risulta dalla richiesta di intesa alla emissione dell' apposita ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri, proposta dal Dipartimento di Protezione Civile ed evasa nello scorso 27 marzo dal Presidente della Giunta regionale. In questa occasione, il Presidente Chiodi (unico Governatore ad avanzare una istanza di questo tenore) ha proposto al Governo di rendere disponibili, per i territori colpiti, ulteriori risorse, ca. 20 milioni di euro discendenti dalla Delibera CIPE del 23marzo scorso, relative a disimpegni del Fas precedente.

"Occorre, infine, aggiungere - conclude il Presidente -  che ad oggi nessuna Regione ha ancora ottenuto la firma dell'OPCM che dispone l'accreditamento delle somme, pertanto nessun ritardo per la Regione Abruzzo, come qualcuno ha voluto paventare, anzi questa vicenda somiglia sempre piu a quella dei fondi Fas, per la quale le cassandre del centrosinistra hanno annunciato la perdita dei finanziamenti salvo scoprire poi che il Fas Abruzzo è stai il primo e allo stato ancora l'unico ad essere per intero approvato.


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