Amiternum: la splendida città dei Sabini a due passi dall'Aquila

15 Marzo 2012   11:58  

Amiternum fu un'antica città italica in Abruzzo fondata dalla tribù dei Sabini, le cui rovine sorgono oggi a 9 km da L'Aquila.

Il suo nome deriva dal vicino fiume Aterno (Strabone).Durante la loro espansione nel Centro-Sud Italia, al termine delle Guerre sannitiche, i romani conquistarono la città (293 a.C.) che divenne una prefettura, per essere promossa poi a municipium in età augustea. Sotto il dominio di Roma fu un'importante centro urbano (si contavano decine di migliai di abitanti) perché importante nodo stradale: situata lungo l'antica Via Cecilia che arrivava fino ad Hatria, dalla città partivano inoltre la Via Claudia Nova e due diramazioni della Via Salaria.

Ancora presente nel medioevo con una serie di vescovi fino a circa l'anno mille, dopo di che venne unita alla diocesi di Rieti e da quel periodo cessò anche la sua già evanescente esistenza. Diversi personaggi di rilievo nella storia romana nacquero ad Amiternum; il più antico che si ricordi è il console Appio Claudio Cieco, importante figura nel perido delle guerre di Roma contro i Sanniti e ricordato soprattutto per aver avviato la costruzione della Via Appia nel 312 a.C. Nel 86 a.C. nacque nella città lo storico Sallustio, e circa un secolo dopo vi nacque Ponzio Pilato, futuro prefetto della Giudea noto per aver processato e condannato Gesù Cristo, ed in seguito condannato a morte da Tiberio.

La regione circostante sarebbe legata anche all'ultima parte della vita di Pilato secondo alcune leggende: il corpo del procuratore sarebbe stato lasciato insepolto nei dintorni presso il lago di Pilato, come ulteriore punizione.

Inoltre sembra che possedesse una villa nel luogo detto oggi montagna di Pilato, presso Fontecchio. I resti di Aminternum sono diversi e ben conservati, situati in località San Vittorino.

Tra i più interessanti vi è un anfiteatro del I secolo d.C. che poteva contenere fino a 6000 persone, i cui due piani sono in buone condizioni; un teatro di età augustea di 80 metri di diametro e posti per 2000 persone; una villa di tarda età imperiale, con mosaici e affreschi. Vi sono inoltre resti di terme e di un acquedotto risalenti anch'essi all'età di Augusto; diverse sono poi le epigrafi ed il materiale scultoreo ed architettonico conservato nell'area.


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