Angelini non risponde al giudice

Interrogatorio lampo davanti al Gip

05 Maggio 2010   11:41  

Si e' avvalso della facolta' di non rispondere. Enzo Angelini ha scelto di non concedere argomenti alla Procura. L'interrogatorio di garanzia davanti al gip del tribunale di Chieti, Marina Valente, e' durato una manciata di minuti, il tempo di aprire e chiudere, con la dichiarazione di non voler rispondere. Poi l'ex magnate della sanita' privata abruzzese e' tornato nella sua villa di Francavilla al Mare dove si trova agli arresti domiciliari dallo scorso 27 aprile. Angelini, accompagnato dal suo legale, l'avvocato Sabatino Ciprietti, e' apparso provato. Imponente lo spiegamento di Guardia di Finanza e Digos. Ma c'erano, davanti alla porta dell'aula di Tribunale, anche due vigilantes assunti dalla figlia Chiara per vigilare sul padre. L'interrogatorio era fissato per le 9,30. Pochi minuti prima sono arrivati i magistrati del pool che indaga sulla bancarotta fraudolenta da oltre 100 milioni contestata ad Angelini in seguito al fallimento di Villa Pini srl: il procuratore capo Pietro Mennini e i sostituti Giuseppe Falasca e Andrea Dell'Orso. Angelini e' stato fatto entrare invece dal retro del palazzo di Giustizna, accompagnato dall'avvocato Ciprietti, come prescritto dall'ordinanza che ha concesso ad Angelini il tragitto da Francavilla al Tribunale. Alle 9,20 e' arrivato il Gip: circa un quarto d'ora, poi il giudice e' stato il primo a lasciare l'aula. E' stata quindi organizzata l'uscita di Angelini, coordinata dal colonnello della Guardia di Finanza, Gabriele Miseri e dalla Digos. Nessuna dichiarazione ha voluto rilasciare l'avvocato Ciprietti. Angelini, scortato, e' stato fatto uscire dall'uscita secondaria e fatto salire su un'auto civetta dalla Guardia di Finanza per essere riaccompagnato a casa.


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