Aprt, fornitori non pagati da agosto 2012, ma si dovrà attendere ancora

Impotente l'assessore Mauro Di Dalmazio

13 Febbraio 2013   13:07  

E' una situazione difficile per le decine di fornitori della fu Aptr, cancellata dalla spending review del governatore Gianni Chiodi.

I TAGLI

Il governo di centrodestra abruzzese in questa legislatura ha deciso il taglio di molte aziende regionali, alcuni servizi sono stati accorpati ai rispettivi assessorati di competenza, altri sono stati snelliti, tutto in funzione di un presunto risparmio.

Tra le aziende pubbliche che sono state chiuse ci sono l'ARSSA (Azienda di promozione agricola), l'APTR (Azienda di promozione turistica) ed anche Abruzzo Lavoro.

IL RISPARMIO

Si risparmia sui consigli di amministrazione e sul presidente.

STESSE SPESE o ADDIRITTURA MAGGIORI SPESE

Il personale di stanza nell'azienda tagliata torna "magicamente" all'interno dell'organico regionale e viene smistata nell'assessorato competente conservando lo stesso trattamento economico.

Il patrimonio immobiliare resta invariato, infatti non si può pretendere che i dipendenti cambino sede, sopratutto le sedi della regione non sono abbastanza capienti ed avrebbero ben bisogno di ammodernamenti e ristrutturazioni, dove possibile, per "far entrare" i dipendenti delle ex società pubbliche.

L'IMMOBILIZZAZIONE DELLE FUNZIONI

Da quando le aziende sono state sciolte fino ad oggi l'attività delle stesse all'interno della gestione regionale è immobile o molto rallentata.

Basti pensare che l'ARSSA non riesce più ad organizzare autonomamente le varie fiere ma chiede per le più complesse l'aiuto di associazioni o organizzazioni.

I DEBITI

Sono tutti quei soldi che le aziende regionali avevano al momento della loro cancellazione, debiti che devono essere iscritti alle casse regionali.

LO STRATAGGEMMA o semplicemente LA BUROCRAZIA SVOGLIATA

A pensar male si commette peccato, ma spesso ci si azzecca (cit.), tutti i debiti delle aziende cancellate dovrebbero ricadere sulle casse regionali, ma fino al momento della loro trascrizione letteralmente "non esistono", sull'azienda non esistono perchè chiusa, sulla regione non esistono perchè ancora non trascritti, ed ecco il risparmio!

A pensar bene, invece, si manifesta in tutta la sua farraginosità la burocrazia italiana, prendendo ad esempio l'Aptr, le aziende che vantano crediti nei suoi confronti da agosto 2012 ad oggi ancora non li vedono trascritti sul bilancio regionale, 6 mesi, 132 giorni lavorativi ancora non sono bastati per portare quelle spese nei bilanci della regione. I funzionari chiedono ancora un mese di tempo!

LA CONCLUSIONE

Tutti i lavoratori hanno diritto ad essere pagati in tempi ragionevoli e rispettando le scadenze previste dai contratti, le aziende fornitrici non devono fare eccezione.

I debiti devono essere saldati, ad oggi moltissime aziende abruzzesi vantano crediti con la regione Abruzzo, anzi no, visto che quei crediti li vantano ancora con le società regionali tagliate!

Abbiamo provato a capire insieme all'assessore al turismo Mauro di Dalmazio le tempistiche per il pagamento delle fatture scadute dell'Aptr, ma neanche lui è riuscito ad avere tempi certi dai suoi dirigenti.

Ora ci chiediamo, quale valutazione avranno il direttore e i dirigenti di questi servizi che in 6 mesi ancora non riescono a trascrivere i debiti di queste società?

In calce vi elenchiamo qualche articolo sugli scioperi del personale regionale:

http://www.abruzzo24ore.tv/news/Regione-Abruzzo-sciopero-in-vista-di-tutto-il-personale/77317.htm

http://www.abruzzo24ore.tv/news/Personale-Regione-sindacati-chiedono-audizione-in-Consiglio/77438.htm

http://www.abruzzo24ore.tv/news/Dipendenti-regionali-protestano-in-piazza-Unione-a-Pescara/77539.htm

 


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