Arrivano a scuola tardi per colpa della neve, studenti costretti a restare fuori per mezz'ora

L'episodio presso l'Itis "Majorana" di Avezzano

03 Febbraio 2015   11:30  

Nonostante la neve ed il gelo, avevano deciso di recarsi ugualmente a scuola ad Avezzano, ma a causa dell'arrivo in ritardo hanno trovato loro malgrado chiuse le porte dell'istituto.

E' quanto capitato ad un centinaio di studenti dell'Itis "Majorana" del capoluogo marsicano, che a quanto risulta si sono visti costretti a rimanere fuori al freddo a causa del ferreo regolamento dell'istituto, secondo cui non sono ammessi ingressi in ritardo.

Evidentemente, nemmeno neve, ghiaccio e temperature polari sono stati considerati motivi sufficienti a determinare uno strappo alle  regole. In conseguenza dell'accaduto, si sono immediatamente scatenate su Facebook le proteste degli studenti, e solo dopo circa mezz'ora la situazione si è sbloccata per effetto dell'intervento di un genitore, che ha minacciato di rivolgersi ai carabinieri ed ha quindi persuaso il personale scolastico a fare entrare i "ritardatari".

La circostanza, confermata oltre che dagli studenti anche da alcuni insegnanti del "Majorana", ha dato il via ad una prevedibile ridda di polemiche all'indirizzo della dirigente scolastica Anna Amanzi, la quale ha respinto qualsiasi accusa sostenendo che "non tutti gli alunni presenti nel cortile sono entrati a scuola al suono della campanella di inizio della giornata scolastica, insensibili ai richiami di docenti e personale scolastico. Coloro che sono arrivati in ritardo e hanno manifestato l'intenzione di entrare a scuola sono stati man mano accolti".


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