Artigianato, associazioni di categoria chiedono modifiche e soldi

Castiglione: bene legge. Confcommercio: rivederla

23 Ottobre 2009   10:51  

"L'artigianato rappresenta un patrimonio culturale per l'Abruzzo e la nuova legge mira alla sua valorizzazione in un momento particolarmente difficile. Il tutto e' stato concertato con le associazioni di categoria con cui abbiamo dialogato in questi mesi e ci siamo confrontati per individuare le priorita' di settore" . Lo ha detto l'assessore allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione (nella foto), intervenendo oggi nella seduta del consiglio regionale per l'approvazione della nuova legge organica in materia di artigianato. Innovazioni e semplificazioni formali e sostanziali, che aiuteranno concretamente lo sviluppo dell'artigianato, comparto chiave dell'economia regionale. La legge interviene dopo tredici anni dall'entrata in vigore della L.R. 31/7 1996 n.60 e risponde alle necessita' di dare ormai risposte alle mutate esigenze. L'assessore nel suo intervento ha presentato le novita' del quadro normativo in materia di artigianato, approvato dal consiglio regionale. "E' stato operato - ha proseguito l'assessore Castiglione - un nuovo riassetto delle competenze amministrative degli enti locali. E' istituito un Osservatorio regionale sull'artigianato riconoscendo al settore un ruolo di primaria importanza ai fini della valorizzazione economica e sociale del territorio e del sostegno all'occupazione. Altro punto importante, oltre alle risorse messe a disposizione e alla semplificazione delle procedure con particolare riferimento alle agevolazioni di accesso al credito, l'incentivazione dell'occupazione giovanile e i corsi di formazione professionale nel settore dell'artigianato-Bottega scuola con agevolazioni in favore di imprese artigiane e loro consorzi che assumono giovani al di sotto dei 40 anni".

Soddisfazione per l'approvazione, da parte del Consiglio regionale, della legge di riforma dell'artigianato, e' stata espressa dal presidente e dal direttore regionale della Cna, Italo Lupo e Graziano Di Costanzo, oggi all'Aquila per seguire direttamente i lavori dell'assemblea regionale. "Si tratta di un provvedimento - affermano in una nota - atteso da anni da tutto il comparto della piccola impresa e dell'artigianato, che arriva in un momento di crisi particolarmente acuta che pesa soprattutto sulle spalle delle micro-imprese, prive di strumenti di difesa. La Cna, come del resto le altre associazioni nazionali dell'artigianato, ha partecipato all'elaborazione del testo, condividendo le scelte di fondo operate dalla Giunta nei tavoli di concertazione e confermate dal voto dell'aula". "Affinche' tuttavia l'efficacia del provvedimento dispieghi tutte le sue potenzialita' - proseguono- occorre adesso che la Regione rafforzi le sue scelte con un'adeguata copertura finanziaria: sarebbe infatti difficile immaginare lo sviluppo di misure pure importanti, come il rafforzamento della bottega-scuola, lo sviluppo delle attivita' di formazione, gli incentivi per l'occupazione, senza un corrispondente investimento nel bilancio regionale". A detta della Cna, che attende ora "una rapida approvazione anche del provvedimento di legge di modifica dei confidi, in grado di sostenere con piu' efficacia il rapporto con il mondo bancario" le imprese della nostra regione devono recupare il doppio svantaggio che nutrono nei confronti dei loro concorrenti, per effetto congiunto della crisi economica, per i danni provocati dal sisma dell'aprile scorso e per le conseguenze di un aumento abnorme della tassazione a carico di aziende e famiglie causato della voragine dei conti della sanita' abruzzese".

Definisce invece "anomala la procedura" e "improponibili i contenuti" della legge la Confcommercio che in una nota fa sapere che "non e' possibile lasciare sul mercato solo grandi cooperative che impiegano risorse ottenute dalla Regione Abruzzo e che vengono poi utilizzate al di fuori del nostro territorio". In Abruzzo, Confcommercio Cooperative-fidi fa contare oltre ottomila aziende che "non condividono la proposta di legge di riforma del settore presentata, in maniera del tutto anomala, da parte dell'assessore al ramo, Alfredo Castiglione". Proposta di legge dal titolo "Nuova legge organica in materia di Confidi", approvata dalla Giunta lo stesso giorno della presentazione, il 21 settembre scorso, senza previa convocazione di un Tavolo di confronto tra le parti. Secondo Confcommercio, inoltre, la nuova legge portera' alla chiusura di almeno 50 cooperative e consorzi fidi presenti nel territorio regionale. "L'appello che viene ora rivolto al Consiglio Regionale - conclude la nota di Confcommercio - e' quello di modificare le norme secondo le legittime aspettative della stragrande maggioranza delle Cooperative e Consorzi fidi abruzzesi, prevedendo la possibilita' di graduare in un lasso di tempo ragionevole il loro accorpamento".


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