Ascoli-Pescara 3-0: il Delfino cade male al "Del Duca" ma resta secondo

Troppo Ascoli per il Pescara di Zdenek Zeman che cade (3-0) al "Del Duca". Certo, anche quest'oggi gli errori arbitrali hanno avuto un loro peso specifico sul match ma è altrettanto chiaro che la squadra del boemo, quest'oggi, ha mostrato un'involuzione piuttosto evidente rispetto alle altre partite. Che l'Ascoli sarebbe stato avversario ostico lo si sapeva ma, forse, le assenze di Immobile Verratti hanno pesato in maniera decisiva per il risultato finale del derby.
Tuttavia, in classifica cambiano poche cose: il Toro (6-0 sul Gubbio) si porta a +4 dagli abruzzesi, che vengono agganciati dal Sassuolo (vittorioso nell'anticipo con l'Empoli) a quota 62 punti ma con lo scontro diretto dell'Adriatico a favore. Rimane invariata la distanza fra Verona e Pescara a causa della sconfitta dei gialloblù in quel di Nocera.

La partita. Il Pescara privo di Martin, Soddimo, Bacchetti, Verratti e soprattutto del re dei bomber Ciro Immobile (salterà almeno due partite per infortunio muscolare) affronta
l'insidiosa trasferta di Ascoli dove non vince dall'autunno del 1988 (serie A) quando decise il confronto Primo Berlinghieri. Quindi, un pari (stagione 1990-'91) e ben sette
sconfitte, l'ultima delle quali (1-0) lo scorso anno. Zeman rilancia Togni in mediana e Maniero in attacco al posto di Immobile. Nell'Ascoli sono indisponibili l'ex Ciofani e Pederzoli per squalifica, Vitiello causa infortunio.

Non comincia nel migliore dei modi il match al "Del Duca" di Ascoli, le squadre si studiano abbastanza senza creare vere e proprie occasioni da gol. Bisogna aspettare il 22'per la
prima emozione e, purtroppo per il Pescara, è quella che vale il vantaggio bianconero: Romagnoli e Capuano sbagliano la trappola del fuorigioco e lasciano un corridoio
liberissimo per Soncin il cui tocco per Papa Waigo è oro colato, che l'attaccante senegalese non può far altro che tramutare in gol.
Al Pescara bastano tre minuti per provare a ristabilire immediatamente la parità: magia di Sansovini che scavalca Guarna con un tocco di sinistro, sul quale Tomi anticipa Cascione che va a terra e spreca una potenziale palla-gol.

Al 31' l'Ascoli trova il raddoppio. Anche in questo caso la rete è viziata dalla posizione di Soncin, nettamente in fuorigioco, che segue l'azione e poi lascia il pallone a Sbaffo che
calcia sul palo e rimpalla su Zanon prima di finire in rete. Pescara sotto-shock.
Il Pescara rientra dagli spogliatoi con una novità: Zeman toglie Balzano e inserisce Bocchetti sulla sinistra.
Nella ripresa i biancazzurri provano a riaprire la gara: Nielsen ci prova da fuori ma Guarna è prontissimo a deviare la sua conclusione. Pochi minuti dopo è ancora il portiere bianconero a sbarrare la strada a Sansovini ben servito da Insigne.
Zeman vede la reazione dei suoi e allora prova a cambiare le carte in tavola: fuori uno spento Togni, dentro Moussa Kone. L'altro avvicendamento è tra capitan Sansovini e il rientrante Caprari.
Cambi che sembrano dare i frutti al 20', quando ancora Nielsen ci prova dalla distanza ma trova ancora una volta uno straordinario Guarna a dirgli di no. A dieci minuti dalla fine è sempre il danese il più attivo fra i biancazzurri: il suo tiro da fuori, stavolta, colpisce il palo.
E allora la giornata storta finisce con il 3-0 di Papa Waigo, nel primo vero tiro a rete dei marchigiani nella ripresa. Per il Pescara, è l'ottava sconfitta stagionale.

ASCOLI-PESCARA 3-0 - IL TABELLINO

Ascoli (3-5-2): Guarna; Andelkovic (42' st Giovannini), Peccarisi, Faisca; Scalise, Di Donato, Sbaffo (28' st Ilari), Parfait, Tomi; Soncin (19' st Pasqualini), Papa Waigo. All. Silva
Pescara (4-3-3): Anania; Zanon, Romagnoli, Capuano, Balzano (1' st Bocchetti); Nielsen, Togni (13' st Kone), Cascione; Sansovini (19' st Caprari), Maniero, Insigne. All. Zeman
Arbitro: Ciampi di Roma (Melloni-Vivenzi)
Reti: 23' e 41' st Papa Waigo, 28' Sbaffo
Note: espulso: 24' Gessa; ammoniti: Togni,Cascione, Insigne, Tomi; angoli: 1-11, recupero: 1'pt, 5' st

Daniele Polidoro