Asl 1,Primo posto del reparto avezzanese, tra 200 progetti, al congresso internazionale di Madrid

29 Agosto 2014   11:42  

Sicilia, Puglia, Campania, Lazio, Marche: l’Ortopedia di Avezzano, già promossa a pieni voti un anno fa dal congresso europeo della branca di Madrid, diventa il punto di approdo del Centro-sud per pazienti bisognosi di protesi al ginocchio che ricorrono alla tecnica chirurgica della navigazione assistita Praxim.

Un sistema che, grazie a un modernissimo software, consente agli ortopedici del reparto dell’ospedale di Avezzano di collocare la protesi nell’articolazione con la precisione infallibile di un cecchino, con alta qualità dell’intervento chirurgico (mininvasivo), riduzione della sofferenza post operatoria e dei tempi di degenza. Se oggi l’ortopedia della Marsica, precorrendo i tempi in Italia rispetto alle tecniche tradizionali, è in grado di padroneggiare al meglio il metodo Praxim lo si deve a un lungo e selettivo apprendistato svolto in Europa dal dr. Sergio Iarussi, direttore del reparto ortopedia di Avezzano.

E lui che 2 anni fa, insieme ad altri colleghi di un’altra regione, l’Emilia Romagna, aprì per primo in Italia la strada a questa nuovissima metodica che, oltre alla precisione davvero ‘chirurgica’ nella collocazione della protesi al ginocchio, ha il vantaggio - rispetto agli interventi tradizionali - di essere poco invasiva (piccoli tagli anziché apertura totale dell’articolazione). L’applicazione della protesi al ginocchio diventa necessaria per l’usura delle cartilagini o per malattie degenerative dei tessuti ossei, come la gonartrosi.

Dopo i primi interventi- eseguiti ad Avezzano alla fine del 2012 dal dr. Iarussi - nel febbraio dello scorso anno il sistema della navigazione assistita per la chirurgia delle protesi al ginocchio, ebbe la definitiva consacrazione, come credibilità internazionale, con la presenza all’ospedale marsicano del prof. Carlos Martin Hernandez, spagnolo, uno degli indiscussi leader in Europa della navigazione assistita per protesi al ginocchio.

In quella circostanza, Hernandez fu ‘testimonial’ eccellente dell’alto livello di professionalità acquisito dal dr. Iarussi. Già dopo i primi interventi sull’ortopedia di Avezzano si accesero i riflettori e oggi, a distanza di tempo, pazienti di mezza Italia accorrono in Marsica per farsi operare. I dati sono eloquenti: 150 applicazioni di protesi al ginocchio compiute negli ultimi 2 anni conl’innovativo sistema, di cui oltre 70 (quindi circa la metà ) da parte di pazienti di Regioni del centro-sud, dalla Sicilia (Catania) alle Marche, passando per Puglia (Foggia), Calabria e Lazio (Roma e dintorni).

Un ritmo di 35 pazienti l’anno da oltre regione all’ospedale marsicano (ma per il 2014 i dati parziali indicano già un trend superiore) che si traducono in un 50% di mobilità attiva e quindi in introiti per l’Azienda. I 150 interventi, compiuti ad Avezzano, sono ricompresi in un progetto europeo che coinvolge vari centri d’eccellenza ortopedica, in base al quale sono stati eseguiti, nel vecchio continente, 800 interventi di questo tipo di protesi al ginocchio.

La bontà del lavoro svolto ad Avezzano è stata certificata dal rigoroso controllo dell’apposita commissione europea che, per il dr. Iarussi e quindi l’ospedale di Avezzano, ha stilato una pagella con massimo dei voti.

Un risultato molto gratificante seguito all’assegnazione del primo premio al reparto di Avezzano - tra 200 lavori presentati- dal congresso europeo di ortopedia di Madrid dello scorso anno.

(Publiredazionale)


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