Associazioni ambientaliste: verificare rischi inquinamento Bussi

Wwf, Marelibero e Abruzzo Social Forum

24 Maggio 2008   13:40  
Le associazioni ambientaliste Wwf, MareLibero e Abruzzo Social Forum, alla luce dei 33 avvisi di garanzia notificati ieri nell'ambito dell'inchiesta sulla discarica di Bussi sul Tirino (Pescara) e il conseguente avvelenamento dell'acqua della Val Pescara, chiedono che siano subito chiarite le conseguenze dell'inquinamento sulla popolazione. In particolare si chiede la verifica dell'impatto ambientale e dei rischi sanitari derivanti dalla presenza dell'inquinamento, compreso l'effetto sulle aree coltivate attorno al fiume Pescara. Per le tre associazioni la responsabilità di quanto accaduto é politica. Per questo chiedono anche che siano sollevati dagli incarichi coloro che sapevano e hanno taciuto, al di là delle risultanze penali, per riformare il sistema di gestione e controllo sull'intero ciclo delle acque, che - dicono "é letteralmente fallito". Secondo le associazioni è stato causato "un disastro ambientale di proporzioni inimmaginabili, unico in Italia ed in Europa". Augusto De Sanctis del Wwf ha evidenziato che le analisi ordinate dalla Procura di Pescara hanno accertato nelle falde valori di inquinanti cancerogeni e tossici con punte di tre milioni di volte superiori ai limiti di legge per il cloroformio, 420 mila volte per il tetraclorometano, decine di migliaia di volte per altre sostanze tra cui mercurio, cloruro di vinile, tricloroetilene. "Siamo sgomenti - ha sottolineato De Sanctis - nel leggere quanto ha scritto il pm. La percezione che abbiamo del nostro Abruzzo è cambiata per sempre". Tra le iniziative da fare secondo gli ambientalisti c'é la messa in sicurezza della discarica; la realizzazione, in breve tempo, di un'indagine epidemiologica "da condurre ai massimi livelli"; la progettazione di un intervento di bonifica con la partecipazione dei cittadini e l'aiuto di esperti di livello mondiale.

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