Ater, Di Paolo: "Non più rinviabile un'azienda unica"

23 Ottobre 2013   18:11  

Le Ater (Aziende Territoriali per l'Edilizia Residenziale) dell'Abruzzo, con il coordinamento della Confservizi-Cispel Abruzzo e l'assistenza tecnica del Consorzio Innopolis, hanno partecipato al bando nazionale emanato dalla Fonoservizi (Fondo Paritetico Interprofessionale Nazionale per la Formazione Continua nei Servizi Pubblici), presentando uno specifico progetto formativo destinato al proprio personale dipendente e dedicato al miglioramento delle capacita' di comunicazione e di rapporto con l'utenza.

Il progetto e' stato presentato oggi, presso gli uffici regionali di palazzo Silone, alla presenza dell'assessore ai lavori pubblici e politica della casa, Angelo Di Paolo, nonche' degli amministratori unici e dirigenti delle Ater, del presidente e del segretario generale della Confservizi - Cispel Abruzzo, dei formatori del Consorzio Innopolis. A seguito di selezione nazionale sulle proposte presentate dalle diverse aziende italiane dei servizi pubblici, il progetto delle Ater abruzzesi e' risultato fra quelli ammessi ed e' quindi destinatario di specifico finanziamento da parte della Fonservizi: circa 100 mila euro. Commentando il successo dell'iniziativa, l'assessore Di Paolo ha detto: "crediamo che sia motivo di legittima soddisfazione valorizzare il risultato raggiunto che segnala un ulteriore sforzo di attenzione e concretezza per il continuo miglioramento dell' attivita' delle Ater abruzzesi".

Di Paolo si e' quindi soffermato sulla rivoluzione "culturale e sociale" che che questa iniziativa comporta, in quanto si pone al centro dell'azione amministrativa il rapporto con l'utenza che rimane l'unico soggetto beneficiario di questi servizi. "Panta rei: tutto scorre", ha ricordato l'assessore regionale citando Talete, padre della filosofia greca "e la politica deve capire che la societa' e i bisogni della gente sono cambiati e pertanto essa dovra' adeguarsi a questa esigenza di cambiamento se non vuole rimanere nella logica degli interessi di parte".

In questa ottica, secondo Di Paolo, va anche interpretata l'esigenza - non piu' rinviabile - di costituire un'Ater unica: "la politica e' lenta nel capire che i tempi e le cose mutano, ma bisogna parlare al futuro e pensare che non esistono piu' logiche di campanile".

"La politica - ha aggiunto - e' quell'arte che deve avere la capacita' di capire e di interpretare i cambiamenti della societa'". "Questo nel passato non e' sempre avvenuto e questi sono gli ostacoli che ho avuto all'interno della politica per far capire che c'e' un forte bisogno di un vero cambiamento: e la costituzione di una Ater unica va proprio in direzione di questo cambiamento".


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