Atri, esposto de La Destra contro discarica abusiva

13 Marzo 2012   12:04  

"Dopo una prima segnalazione verbale effettuata il 17 febbraio, ho provveduto personalmente questa mattina a recarmi presso il Comando di Atri del Corpo Forestale dello Stato per depositare un esposto corredato di diverse foto riguardante i siti di accatastamento della neve caduta a inizio febbraio, con particolare riferimento a quello ubicato nei pressi del bivio del Colle della Giustizia, lungo la Strada Provinciale per Treciminiere". Lo rende noto Roberto Marchione, segretario de La Destra di Atri.

"Questa storia ha inizio con le nevicate di inizio febbraio, quando l’Amministrazione Comunale non emise nessuna comunicazione o provvedimento ufficiali o ufficiosi tesi a sospendere la raccolta porta a porta dei rifiuti ; paradossalmente, l’unica comunicazione al riguardo giunse il 9 febbraio quando si comunicò che il servizio raccolta sarebbe ripreso il giorno dopo (e si ribadisce che non era mai stato sospeso), incredibilmente e senza nessuna razionalità proprio quando era prevista una nuova e più imponente precipitazione nevosa, ed è così successo che i cittadini in buona fede hanno lasciato come ogni giorno le buste della spazzatura fuori dalle case per essere raccolte, ma sono poi state raccolte dalle ruspe che hanno rimosso la neve che, dopo esser stata caricata su camion è stata trasportata e ammassata in vari siti.

Nel realizzare questi siti - continua Marchione - scandalosamente non si è tenuto conto della presenza di alberi, piante o guardrail che sono stati abbattuti senza rispetto e pietà. Non si capisce chi e con quali criteri abbia scelto questi siti, visto che all’Albo Pretorio non risultano provvedimenti in tal senso, si vorrebbe capire se perlomeno sono stati fatti studi su eventuali rischi idrogeologici sui terreni in questione; tornando al sito per cui ci si è rivolti al Corpo Forestale, tanto per cominciare sembra alquanto assurdo e strano che invece di utilizzare un terreno comunale risulta si sia utilizzato il terreno di un privato, ubicato tra l’altro immediatamente al di sopra di una strada comunale, credo che solo un incosciente abbia potuto fare questa scelta, chi si prenderà le eventuali responsabilità se quella strada sarà coinvolta in un crollo dell’ammasso nevoso o di uno smottamento di terreno dopo lo scioglimento della neve? E se in quel momento si dovessero trovare a passare delle persone? 

Col progressivo scioglimento della neve sul terreno sono iniziati ad affiorare, la maggior parte in ordine sparso visto lo squarciamento delle buste, rifiuti di ogni tipo, compresi tappetini per autovetture o flaconi di detersivo, e si è quindi venuta a creare una vera e propria discarica abusiva, e a nulla varrebbero eventuali operazioni successive di pulizia : per la natura e lo stato dei rifiuti il danno ecologico è già stato probabilmente fatto (serviranno naturalmente analisi nel terreno per appurarlo) e, il terreno in questione, è adiacente a un percorso naturalistico del WWF, con evidenti ripercussioni anche sull’impatto visivo, un danno d’immagine inquantificabile.

In conclusione non ci si capacita delle motivazioni per cui, il Sindaco e il Presidente del WWF, immediatamente dopo un articolo che fu pubblicato per segnalare prontamente la situazione quando ancora Atri era ricoperta di neve e mostrante che anche sulla scalinata facente parte del Percorso (e realizzata con soldi pubblici pochi anni fa) erano presenti ammassi di neve scaricata e che c’era il rischio che avesse subito danni, si affrettarono a dichiarare che la neve era stata prontamente rimossa e che la scalinata non aveva subito danni, ma foto scattate la sera stessa e il giorno successivo, già fornite all’epoca via mail al Corpo Forestale, mostrano che invece nulla era stato rimosso e quindi viene anche spontaneo chiedersi: come hanno fatto a vedere sotto una coltre di neve di quasi un metro che la scalinata non aveva subito danni?

Forse con degli 'occhiali a raggi x'? ...se così fosse erano fallati visto che lo scioglimento della neve ha evidenziato diversi scalini distrutti o divelti…per quale motivo si è deciso di dichiarare queste falsità alla cittadinanza? Qualora emergesse una non correttezza gestionale in tutta questa vicenda, tutti coloro che ne hanno avuto ruoli e responsabilità istituzionali dovrebbero solo vergognarsi e dimettersi".


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