Aumenta la tassa sui rifiuti. Uil:a rischio stipendi e pensioni

Incremento del 30% a L'Aquila

20 Novembre 2008   11:35  
E' di 190,60 euro l' importo medio per la Tassa/Tariffa sui rifiuti solidi urbani versato ai Comuni e alle Provincie dalle famiglie italiane. Ad affermarlo lo studio della Uil sulle politiche territoriali 2008, che ha analizzato le tariffe sui rifiuti applicate nelle 104 città Capoluogo di Provincia in riferimento al biennio 2006/2007.

L' indagine. Come ha spiegato il segretario confederale Uil, Guglielmo Loy, il campione oggetto della ricerca è un nucleo familiare composto da 4 persone, e collocato in un abitazione di 80 metri quadri. Gli importi registrati considerano la composizione del "nucleo" per le famiglie (quelle che risiedono in una città che applica la tariffa),comprendono le addizionali comunali(10%) o l'Iva(10%),e il tributo provinciale, facoltativo fino ad un massimo del 5%.
Nel 2007 le famiglie italiane hanno versato ai Comuni e alle Provincie un importo di circa 2,38 euro al mq, registrando un incremento medio del 3,4% rispetto al 2006 (la tariffa era di 183,80 euro annue).
Aumento ritenuto pericoloso dalla Uil sia per le tasche del cittadino che del lavoratore, il cui reddito dovrebbe "essere una delle priorità delle azioni svolte dalle istituzioni nazionali decentrate", costituendo il punto di riferimento dal quale partire per stabilire pressione fiscale e politiche tariffarie.

I dati abruzzesi. Pur rimanendo tra i capoluoghi di regione meno cari L' Aquila registra un aumento di circa il 30% rispetto al 2006, passando da 123,65 euro ad un importo medio versato per famiglia di 160,75 euro. Stessa sorte per Pescara, che tra le meno care nella classifica delle città medie e piccole, pure registra un aumento del 10%, arrivando ad un importo medio di 117,76 euro, a fronte delle 106,72 euro versate nel 2006. Rimane stabile Chieti con la sua tassa di circa 160,00 euro a famiglia, mentre diminuisce la tariffa applicata a Teramo, che passa da 257,62 a 246,25 euro, registrando un decremento del 3,08%.

La situazione italiana. Sono 38 i Comuni che hanno maggiorato la Tassa/Tariffa nel corso del biennio 2006/2007, soltanto 7 quelli che l' hanno diminuita, e ben 42 i capoluoghi di regione che hanno optato nel corso degli ultimi anni per il passaggio da tassa a tariffa.

Gli aumenti più consistenti, in termini percentuali, si sono avuti a Palermo con il 74,6%, a Taranto con il 63,5%, a Pordenone il 48%, a Terni il 31,3%, a L’ Aquila il 30%, a Trieste il 27,5%, a Siracusa il 22,9%, a Cagliari il 19,8%, a Roma il 15,88%, Campobasso il 15,1%.

Le 7 città che hanno diminuito la tariffa sono Udine del 12,5%, Lucca del 9,6%, Teramo del 4,4%, Belluno del 3,4%, Livorno del 2,9%, Rovigo del 2,3%, Perugia dello 0,5%. Si tratta di città dove è entrata in vigore la Tariffa, e dove si applicavano precedentemente aliquote al mq. tra le più alte d’Italia.

I Capoluoghi di Regione. La tariffa più cara viene applicata a Perugia, dove la Tarsu presenta un gettito annuo di 249,16 € (3,11 € al mq.), seguita da Trieste con 247,50 € (3,09 € al mq.), da Cagliari con 244,72 €(3,06 € al mq.), da Venezia con 241,99 € (3,02 € al mq.), da Roma con 239,80 € (3,00 € al mq.), da Napoli con 226,20 € (2,83 € al mq.), da Milano con 209,80 € (2,62 € al mq.), da Palermo con 208,84 € (2,61 € al mq.) da Genova con 186,48 € (2,33 € al mq.), da Bologna con 185,85 € (2,32 € al mq.), da Torino con 182,20 € (2,28 € al mq.).

Le meno “care” sono Campobasso con 111,40 € (1,39 € al mq.), Ancona con 121,50 (1,51 € al mq.), Firenze con 137,40 € (1,71 € al mq.), Catanzaro con 140,80 € (1,76 € al mq.), Bari con 154,56 € (1,93 € al mq.), L’ Aquila con 160,75 € (2,01 € al mq.), Aosta con 163,80 € (2,04 € al mq.), Bolzano con 172,60 € (2,15 € al mq.), Trento con 175,10 € (2,18 € al mq.), Potenza con 174,80 € (2,18 € al mq.),.

Città medie e piccole. Livorno risulta quella con la tariffa più alta pari a 331 € (4,14 € al mq.), seguita da Siracusa 325,68 € annui (4,07 al mq.), Caserta 314,60 € annui (3,93 al mq.), Agrigento con 293,08 € (3,67 € al mq.), Biella con 288,20 € (3,60 € al mq.), Ferrara con 283,86 € (3,55 € al mq.), Lucca con 282,70 € (3,53 € al mq.), Alessandria con 282,05 € (3,52 € al mq.), Enna con 278,70 € (3,48 € al mq), Taranto con 277,84 € (3,47 € al mq.).

Mano più leggera a Reggio Calabria con 76,40 € (0,95 € al mq.),segue Isernia con 91,45 € (1,14 € al mq.), Matera con 100,30 € (1,26 € al mq.), Cremona con 101,20 € (1,26 € al mq.), Vibo Valentia con 103,05 € (1,29 € al mq.), Viterbo con 111,32 € (1,39 € al mq.), Pescara con 117,76 € (1,47 € al mq.), Brescia con 125,35 € (1,57 € al mq.), Ragusa con 126,56 € (1,58 € al mq.), Lecco con 129,30 € (1,61 € al mq.).

La "tassa sulla tassa". Nella stragrande maggioranza delle città, esattamente in 83, si paga il tributo provinciale più alto, equivalente al 5%, mentre a Brescia e Chieti si paga la maggiorazione dell’1%, a Ragusa, Taranto, Firenze, Treviso, Trapani ed Enna il 3%, ad Agrigento, Pavia, Catania, Messina, Lucca e Foggia il 4%, ad Udine e Livorno il 4,5%, a Piacenza il 4,6%, ad Arezzo il 4,7%, mentre ad Aosta, Trento e Bolzano non si paga tale maggiorazione.


Cosa potrebbe accadere in futuro. Il decreto 112 della manovra fiscale 2009-2011 blocca gli aumenti delle addizionali,ma lascia ampia discrezionalità ai Comuni per quanto riguarda le tariffe, compresa la Tarsu. Sospetto e insieme timore della Uil, è che ciò si traduca in un "forte inasprimento" della politica tariffaria applicata dai Comuni, sia per quanto riguarda i rifiuti solidi urbani sia per altre tipologie di servizio quali le rette degli asili nido o le mense scolastiche. "tutto ciò sarebbe insopportabile"- si legge in una nota del sindacato- "soprattutto per coloro che vivono di stipendio e pensione".
In effetti i dati rilevati all' inizio di quest' anno non incoraggiano: da una prima analisi condotta dalla Uil su 83 città capoluogo di Provincia, emerge che la Tarsu è aumentata di ben 2,4 punti percentuali rispetto al 2007.


GDC



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