Autobus Arpa L'Aquila-Roma: e spuntano i "viaggiatori' in esubero

18 Maggio 2013   09:54  

Non si pensi che abitare a L'Aquila è comodo "in fondo con l'autobus si arriva dovunque".

Si forse è anche vero, peccato che nulla è certo quando si ha a che fare con la compagnia di autolinee Arpa.

Vi può capitare infatti di battere i denti di inverno perché "è il sistema dell'aria che non posso modificare" (cosi si giustifica il mal capitato autista) e vedere la suorina nel posto avanti a voi stringersi nel suo velo, mettersi poi il kway, e quello dietro di voi mettersi in testa in giornale per evitare di essere sconvolto dall'aria fredda che arriva dall'alto. 

O può capitare che fuori facciano 20 gradi e dentro 35 e la risposta è sempre la stessa "è il sistema dell'aria che non posso modificare". 

Passino i problemi tecnici della compagnia che chissà quando farà la fusione con le altre compagnie di regione per ottenere "risparmio" ed "efficenza" . 

L'incredibile avventura con Arpa può riservare anche altre entusiasmanti sorprese: immaginate di aver acquistato un biglietto L'Aquila - Roma e quando saliti sull'autobus sentirvi dire "è tutto pieno".

Come?? Ebbene si!! Arpa, un po' come un animale che fa cose con la sinistra senza sapere cosa fa la destra, vende più biglietti del previsto. 

Come e' possibile? I posti sono numerati, quindi impossibile sbagliare. A meno che i due punti di vendita (motel Amiternum e terminal di Collemaggio) non siano in grado di comunicare tra loro. E cosi stamane sull'autobus L'Aquila - Roma 5 persone non sono salite, erano di troppo, in esubero. 

Che fine hanno fatto? Una fine folle in termini di costo, un'altra "macchina" (autobus, pulmino non si sa) e' arrivato in loro soccorso.

Storie di un'Italia che non si regge in piedi, e in cui per una mente media sembra impossibile che si vendano più biglietti dei posti a disposizione. Errore o dolo?

 

 

Barbara Bologna


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