Avellino-Pescara 1-3 e i biancazzurri si godono il momentaneo terzo posto

Gli uomini di Oddo tornano a vincere in trasferta

09 Aprile 2016   10:43  

Torna a vincere in trasferta il Pescara di Massimo Oddo. I biancazzurri, infatti, si sono imposti al “Partenio” di Avellino battendo per 3-1 gli irpini nell'anticipo della trentacinquesima giornata del campionato di Serie B. Dopo una serie negativa di ben nove partite i biancazzurri, che sono tornati alla vittoria soltanto sette giorni fa contro il Como, tornano a raccogliere il bottino pieno fuori dalle mura amiche. La vittoria esterna mancava ai biancazzurri da quasi due mesi e mezzo: era il 24 gennaio quando il Pescara raccolse i tre punti allo stadio “Curi” di Perugia, rifilando quattro reti al Perugia. Da lì in avanti un vero e proprio black-out: solo 3 punti nelle successive nove gare, di cui soltanto uno conquistato lontano dall'Adriatico (2-2 a Salerno).

Una vittoria che non solo restituisce serenità e fiducia all'ambiente, ma che diventa fondamentale in chiave play-off: infatti, con la vittoria di ieri sera, Lapadula e compagni si rilanciano (momentaneamente) al terzo posto in classifica con 55 punti.
Per gli abruzzesi non era assolutamente facile andare a fare risultato in casa di un Avellino sempre ostico davanti al proprio pubblico, soprattutto alla luce delle numerose assenze; Oddo, infatti, è stato costretto a schierare una squadra incerottata a causa delle pesanti assenze di Zampano, Campagnaro, Crescenzi, Coda e Mazzotta per infortunio, mentre erano squalificati Benali, Zuparic e Torreira. Il tecnico biancazzurro, dunque, è costretto ad affidarsi al giovanissimo Ventola (classe '97) sull'out di sinistra, in una difesa che definire in “linea verde” è un eufemismo.
La prova, questa volta, è convincente: i biancazzurri dominano la prima parte e la chiudono avanti grazie al vantaggio realizzato da Caprari (che si anche annullare un gol regolare per un fuorigioco inesistente). I locali nella ripresa provano a reagire e trovano anche il pareggio con Castaldo, ma nulla possono dopo l'incornata di Lapadula (21esimo gol stagionale e sempre più capocannoniere del torneo) e il tris finale firmato da Mitrita. Certo, qualche sbavatura figlia del periodo nero c'è ancora, soprattutto in difesa, ma si può star certi che davanti è tornato il temibilissimo Pescara del girone d'andata: cinico, concreto e spietato proprio come essere serve in un campionato ricco di insidie come quello cadetto.
Una gara che ha un sapore speciale, come per quelle partite che possono far cambiare e decidere un'intera stagione; un crocevia, quello di Avellino, che potrebbe aprire un nuovo ciclo per gli adriatici che, intanto, si godono il terzo posto solitario, almeno fino alle fine delle gare del pomeriggio. Menzione particolare va fatta a mister Oddo, capace non solo di far tirare fuori il meglio dai suoi giovanissimi difensori, ma anche di rispolverare nel gruppo quella mentalità vincente che aveva fatto della sua squadra una delle principali pretendenti ad accompagnare Cagliari e Crotone nella massima serie.
Chiacchiere a parte, quel che conta più di tutto è che il Pescara semvra aver ripreso il filo del discorso interrotto a fine gennaio: ora, però, non può più permettersi passi falsi. La serie B è il campionato delle mille possibilità, dove puoi rimanere fermo in classifica per nove turni e restare sempre agganciato al treno play-off per poi ritrovarti di nuovo terzo dopo due vittorie.
Adesso, però, non c'è più tempo per rallentare, adesso il Pescara deve continuare a vincere.

Daniele Polidoro


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