Barack Obama in Piazza Duomo all'Aquila

L'incontro con le istituzioni locali

08 Luglio 2009   19:21  

Visita il centro storico dell'Aquila per il Presidente Americano Barack Obama che, accompagnato dal Premier Silvio Berlusconi, si sofferma a  parlare con il Sindaco Cialente, il Presidente Gianni Chiodi e la Presidente della Provincia dell'Aquila Stefania Pezzopane.

Una manifestazione di protesta contro il G8 e' stata attuata nel tardo pomeriggio di oggi in prossimita' del campo degli sfollati di piazza d'Armi, a L'Aquila. E' stata organizzata dai comitati cittadini che gia' questa mattina avevano attuato una clamorosa forma di protesta realizzando la scritta 'Yes we camp' sulla collina di Roio. Anche nella manifestazione di questo pomeriggio gli esponenti dei comitati cittadini hanno esposto uno striscione della lunghezza di dieci metri con la stessa scritta, mentre in un altro striscione viene rigettata l'ipotesi della costruzione di una nuova citta', sollecitando, invece, la ricostruzione "dal basso". I cinquanta esponenti dei comitati sono stati affiancati anche da cittadini comuni che non condividono la politica di ricostruzione attuata fino a questo punto. Piazza d'Armi si trova all'imbocco di via XX Settembre su cui è transitato il convoglio del Presidente degli Usa, Obama, diretto a Piazza Duomo.

OBAMA SALUTA I VIGILI DEL FUOCO NELLA GROUND ZERO AQUILANA

E' una delle immagini piu' emblematiche di questa prima, lunga giornata di G8 a L'Aquila. Finite le riunioni di lavoro, il presidente Usa Barack Obama ha voluto visitare personalmente il centro dell'Aquila, tra le macerie, i ponteggi, le ferite ancora vive del terremoto del 6 aprile. Immagini che ricordano quelle dell'11 settembre: il centro storico del capoluogo abruzzese, gioiellino del '600 ridotto a citta' fantasma, ricorda da vicino il 'ground zero', tra vigili del fuoco stanchi e impolverati, i caschi di sicurezza d'ordinanza (ma l'incombenza e' risparmiata sia a Obama che a Berlusconi), il silenzio di una citta' spenta interrotto dagli allarmi degli antifurto in case vuote da mesi. E proprio i vigili del fuoco, eroici in quelle terribili ore dopo il sisma e stoici nei mesi successivi, impegnati giorno e notte a puntellare gli edifici storici dell'Aquila, sono al centro delle attenzioni del presidente americano: li saluta, stringe loro la mano, sorride e si complimenta: "Avete fatto un gran lavoro, davvero". E loro ricambiano con applausi, anche quelli sospesi a dieci metri dal suolo su una piattaforma per tentare la miracolosa salvezza del campanile della Chiesa delle Anime Sante, in Piazza Duomo. Obama, senza giacca e con le maniche di camicia arrotolate, ha ascoltato con volto serio e pensoso le spiegazioni di Berlusconi sui disastri del terremoto ma anche sui criteri con cui e' stata pianificata la rinascita dell'Aquila, con case antisismiche d'avanguardia. Dal presidente americano un caloroso saluto anche alle istituzioni aquilane: il sindaco Massimo Cialente, il presidente della Provincia Stefania Pezzopane (con cui Obama ha scherzato affettuosamente sulla notevole differenza di statura) e quello della Regione Gianni Chiodi. Proprio gli aquilani sono la presenza-assenza della storica visita di Obama: in pochi ad accoglierlo (l'intera zona d'altronde e' disabitata e le norme di sicurezza sono ferree), ma al presidente Usa non sara' sfuggito, anche se chiuso nella grande jeep con i vetri oscurati e le bandiere americane che lo ha condotto al centro storico, l'ironico grido di dolore degli sfollati, che al suo passaggio hanno esposto l'ormai gia' classico striscione "Yes we camp".


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