Barca: "Ricostruzione sta partendo, i soldi ci sono, ma i progetti?"

"Il Governo ha fatto il massimo possibile"

25 Novembre 2012   07:19  

Il Ministro Fabrizio Barca è tranquillo e sereno, ma anche gli aquilani lo sono se è vero che a Napoli è stato costretto ad abbandonare un convegno in elicottero e nel capoluogo abruzzese non c'è neanche un cittadino ad attenderlo per chiedergli personalmente e non attraverso il nostro lavoro cosa stia succedendo.

Così nella tranquillità generale Barca raggiunge la sede ANCE già ricolma di personalità varie, alcuni che all'Aquila non si erano "mai visti".

Insomma tra Gianni Letta, Gianfranco Giuliante, Giorgio De Matteis, Stefania Pezzopane, Pierluigi Mantini, Massimo Cialente, Biagio Tempesta per i politici, Agostino Del Re, Fabio Spinoza Pingue ed altri per le attività produttive, alcuni rappresentanti delle aziende edili c'erano anche posti vuoti al cospetto del presidente degli edili aquilani Giovanni Frattale.

Così si da ragione al Governo e così le parole di Barca quando compare verso le 12.00 assumono la forma dell'"oro colato" vista l'assenza della città.

Il Ministro non si sottrae alle domande, ma ha risposte che non coincidono con il sentito comune:

"Il Governo ha dato il massimo, quello che era possibile fare è stato fatto - ha detto Barca - adesso sta al Parlamento valutare e correggere (in positivo o negativo dnr.). Per la ricostruzione - prosegue - non esistono reali problemi finanziari, ci sono 2,4 milardi di euro per arrivare tranquillamente a metà del 2014.

All'Aquila la ricostruzione sta partendo bene ed a marzo la sensazione della macchina che cammina sarà comune - ha continuato il Ministro - certo sarò contento se arriverà una dotazione finanziaria maggiore, ma ora non ce ne è reale bisogno.

Anche perchè  - dice ancora Barca - dove sono tutti questi progetti, la città è piena di cantieri e mi piacerebbe reincontrarvi (ai giornalisti ndr.) l'anno prossimo quando la stessa città non saprà come impegnare tutti i soldi disponibili. Adesso è importante - conclude il Ministro - far capire che i soldi, quei 2,3 miliardi di euro sono immediatamente spendibili, sono tutta cassa!"

Sarebbe bello poter credere al 100% delle parole del Ministro, ma noi che siamo "maliziosi" ci chiediamo perchè se ci sono 2,4 o 2,3 miliardi disponibili per cassa le imprese non vengono pagate, ci chiediamo perchè i progetti sono bloccati e gli uffici preposti all'accettazione svuotati di personale (certo c'è stato il concorsone, ma il personale è stato messo in congedo preventivamente).

Ci chiediamo perchè non si parli più della restituzione delle tasse al 100% che porterà numerosissime imprese a chiudere o a ridurre drasticamente il personale.

Ci chiediamo perchè ogni volta bisogna pietire il CAS o considerarsi degli scrocconi se si abita al Piano CASE.

La domanda più grande, però, la poniamo agli aquilani che, loro stessi, non sostengono più i loro diritti, che non protestano, che non propongono, sarà mica che stanno tutti aspettando i risultati del "concorsone", candidati e famiglie fino al terzo grado, perchè "se lo si vince sto concorsone tutti pronti a gridare viva il re!"

Ecco forse era meglio quando al Governo c'era Berlusconi, all'economia c'era Tremonti e l'unico amico era Letta, allora si poteva esprimere un dissenzo, oggi che ci sono Monti, Barca e le primarie del PD no.


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