Batterio Killer: l'origine forse nel porto di Amburgo

04 Giugno 2011   11:28  

La diffusione del batterio killer Ehec, che in Germania ha fatto un'altra vittima, portando a 18 il totale, ha probabilmente avuto origine nel porto di Amburgo. Lo scrive il settimanale 'Focus', che fa riferimento a fonti interne del "Robert-Koch-Institut" (Rki), il maggiore centro di ricerche batteriologiche del Paese. L'infezione sarebbe partita nel corso della festa per l'anniversario del porto della citta' anseatica, celebrata dal 6 all'8 maggio, a cui avrebbero preso parte oltre 1,5 milioni di persone. Una settimana dopo nella clinica universitaria di Amburgo-Eppendorf veniva ricoverata una donna con i primi sintomi della dissenteria causata dal batterio. Il periodo di incubazione corrisponde a quello causato dal batterio Ehec, mentre secondo i ricercatori del Rki uno dei possibili veicoli di diffusione potrebbe essere la carne. A sostenere la tesi che l'infezione sia partita da Amburgo e' anche il microbiologo Lothar Beutin, secondo il quale il diffondersi della malattia prova che "la fonte del contagio non e' stata ancora prosciugata, oppure che l'infezione si trasmette da persona a persona". Nel frattempo anche due soldati americani di stanza in una base tedesca sono stati colpiti dalla malattia e lo stesso e' avvenuto per 3 cittadini Usa di ritorno dalla Germania. La diciottesima vittima del batterio killer e' invece una donna di 80 anni originaria della Turingia, che si e' ammalata durante un soggiorno di convalescenza in una clinica del Meclemburgo, nel nordest del Paese. Il quotidiano 'Luebecker Nachrichter' riferisce invece che 17 persone si sono infettate dopo aver frequentato un ristorante di Lubecca. Nel frattempo il ministro della Sanita', il liberale Daniel Bahr, ha rinnovato la messa in guardia dei cittadini nei confronti del consumo di ortaggi come cetrioli, pomodori ed insalata. Dall'inizio del contagio sono oltre duemila le persone che in Germania risultano colpite dal batterio Ehec, mentre per almeno 520 l'andamento della malattia e' ancora grave. Secondo il quotidiano 'Bild' la pericolosita' dell'infezione sarebbe dovuta al fatto che un batterio estremamente pericoloso proveniente dall'Africa centrale si sarebbe incrociato con l'Ehec gia' noto da tempo in Europa. Stefan Schreiber, professore della clinica universitaria di Kiel, spiega al giornale che "il germe africano possiede tutte le perfide caratteristiche per insediarsi nell'intestino, producendo le tossine che scatenano poi gravi effetti renali", esattamente quelli individuati nelle persone gia' decedute.


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