Batterio killer: riscontrato Escherichia coli su salame di cervo prodotto in Italia

Fazio: "Altamente improbabile correlazione con focolaio tedesco"

03 Giugno 2011   16:21  

Riprendiamo la notizia dalle pagine del Corriere della Sera, nuovo allarme Escherichia Colil. Stavolta il batterio è sul salme di cervo.

Il Ministero della Salute rende noto che è stata segnalata la presenza di un batterio di E.coli, produttore di tossine, su un salame di cervo prodotto in Italia, ma appare "altamente improbabile" che possano esserci collegamenti con il focolaio di infezione in Germania. Il ministero - precisando che non si registrano casi di malati in Italia -- spiega in una nota che sono in corso indagini sul salame, ma «qualsiasi correlazione con l'epidemia nella zona di Amburgo è comunque altamente improbabile sia per la tipologia del prodotto, sia per la zona di provenienza».

SITUAZIONE SOTTO CONTROLLO - Nei giorni scorsi, 18 persone sono morte e migliaia si sono ammalate a causa di un ceppo particolarmente virulento di Escherichia Coli individuato in Germania, di cui le autorità non sono ancora riuscite a trovare la fonte. Il ministro della Salute Ferruccio Fazio ha ribadito oggi che in Italia «la situazione è sotto controllo, non deve generare allarmismi».

STIA ATTENTO CHI VA IN GERMANIA - «Sinora non è giunta alcuna segnalazione di infezione da parte di questo ceppo di batterio E.coli, né nella popolazione italiana residente, né in turisti provenienti dalla Germania», ha spiegato Fazio. «Poiché la quasi totalità dei casi di infezione è circoscritta alla zona di Amburgo, consiglio solo ai cittadini italiani che debbono proprio recarsi nel Nord della Germania di non consumare in loco verdura e frutta crude e di non bere acqua di rubinetto, finché la causa dell'epidemia non sarà stata accertata». Lunedì Fazio si riunirà in Lussemburgo con i ministri della Salute degli altri Paesi europei per affrontare l'emergenza.

L'ALLARME DELLA COLDIRETTI - «La contaminazione da batteri è motivo di preoccupazione per il 62% dei cittadini europei ma la percentuale sale al 79% in Italia, anche per il rincorrersi di notizie contraddittorie che spesso si rivelano infondate». Lo afferma la Coldiretti su dati Eurobarometro. «Dopo le rassicurazioni del Ministero della Salute e dell'Istituto superiore della Sanità, l'unico pericolo certo che corre l'Italia è - sottolinea la Coldiretti - il danno economico per i produttori agricoli per la grande reattività dei consumatori alle emergenze evidenziata dall'indagine Eurobarometro».

VERSO LA STABILIZZAZIONE - Intanto in Germania la situazione «è che il numero di nuove infezioni sembra essersi stabilizzato», ha detto venerdì Reinhard Brunkhorst, presidente della Società tedesca di sofrologia e responsabile dell'ospedale universitario della regione di Hannover (Nord), dove sono stati registrati numerosi decessi. Brunkhorst ha comunque sottolineato che si tratta dell'epidemia«più importante causata da un batterio negli ultimi decenni». RUSSIA VS UE-Giovedì la Russia aveva deciso il blocco dell'importazione delle verdure dell'Unione europea. Decisione che aveva assai irritato Bruxelles. Che venerdì è tornata sul punto: il rappresentante dell'UE a Mosca, Fernando Valenzuela ha detto il divieto russo viola le norme dell'Organizzazione Mondiale del Commercio (Wto) alla quale la Russia vuole aderire quest'anno. Vladimir Putin, a sua volta, ha dichiarato: «Non avveleneremo i nostri cittadini in nome del WTO».


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