Bombarolo di Cepagatti, il 23 la perizia psichiatrica. La sorella: "Sono io a sentirmi colpevole"

15 Gennaio 2014   10:05  

Sarà il 23 gennaio il giorno della perizia psichiatrica per il bombarolo di Cepagatti. Marilisa Amorosi, incaricata dal tribunale, dovrà decidere se il bombarolo era lucido o non on era in grado di intendere e di volere nel momento in cui piazzò un ordigno incendiario in una villetta trifamiliare a Villanova di Cepagatti.

Lui è Roberto Di Santo, di professione impiantista, ed è stato arrestato un anno fa. Ieri è tornato in aula per l'udienza di fronte al presidente Rossana Villani si è svolta, giusto il tempo di affidare l’incarico al consulente che dovrà occuparsi della perizia psichiatrica.

L'incontro con la dottoressa si terrà il 23 gennaio mentre il 7 aprile si terrà in tribunale una nuova udienza incentrata proprio sulla perizia.

Di Santo è accusato, fra le altre cose, di aver costruito e piazzato un ordigno incendiario, a Villanova di Cepagatti, di aver dato fuoco all'auto della sorella davanti al Tribunale di Chieti e di aver appiccato un incendio in una ex casa famiglia, sempre nel chietino.

Di Santo fu arrestato dopo dieci giorni di latitanza grazie ad un blitz dei carabinieri in un casolare di Rosciano. Il processo a suo carico è appena iniziato.

Durante il suo esame, nell'aula del tribunale di Pescara, il 17 dicembre scorso, l’uomo aveva dichiarato che non voleva fare del male a nessuno ma di essere "esasperato" aggiungendo che il suo obiettivo era "segnalare e porre il problema delle lungaggini del sistema giudiziario". L'impiantista raccontò di avere agito in difesda della sorella, una donna che viveva una situazione di disagio ed era satata privata del diritto alla dimora. E' la stessa sorella a parlare a fine udienza: "Mio fratello ha sbagliato ma ha agito così per aiutarmi -ha detto la donna- io subivo ogni giorno dispetti. Sono io, tra i due, a sentirmi colpevole".


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