Brescia-Lanciano 2-0: Budel e Caracciolo piegano la Virtus

Leali para un rigore sullo 0-0, ma i lombardi sono più forti

06 Ottobre 2012   16:51  

Non basta un monumentale Nicola Leali alla Virtus Lanciano per uscire imbattuta dal “Rigamonti” di Brescia. I rossoneri, infatti, hanno perso per 2-0 in terra lombarda nonostante il portierone degli abruzzesi abbia anche neutralizzato un rigore a Caracciolo. Nulla da fare un eurogol di Budel e una sforbiciata dello stesso Airone a tempo scaduto regalano i tre punti agli uomini di Calori, insieme al quinto risultato utile consecutivo in casa.

Un Lanciano diverso da quello che siamo abituati a vedere: rinunciatario, sempre sulla difensiva e mai pericoloso dalle parti di Arcari.

 

Rivoluzione vera e propria nella Virtus Lanciano. Gautieri mischia le carte in tavola e smentisce le indiscrezioni della vigilia. La prima novità in casa frentana è in difesa: il tecnico rossonero non cambia la coppia centrale formata da Aquilanti e Amenta, con Mammarella a sinistra e Di Cecco sulla fascia destra a sostituire l'infortunato Almici. A centrocampo, vista la squalifica di Vastola, c'è l'esordio stagionale di Nadir Minotti: l'ex atalantino si va a posizionare sul centro destra affiancando l'ex di giornata (insieme al portiere Leali) Paghera e Volpe. In avanti, con Falcinelli e Turchi non c'è Pepe, ma Zeytulaev che va a rimpiazzare l'appiedato Fofana.

 

Nel Brescia poche le novità: Calori conferma il suo 3-5-2 con il temibilissimo tandem d'attacco formato da Corvia e Caracciolo.

 

La cronaca. Avvio frizzante del Brescia che prova subito a scardinare la difesa abruzzese ma senza successo: gli uomini di Gautieri hanno bisogno di qualche minuto di assestamento prima di compattarsi. La partita scorre su ritmi blandi: Lanciano e Brescia si studiano trovando diverse difficoltà nel creare vere occasioni. Gli uomini di Calori ci provano con delle conclusioni da fuori, sempre rimpallate dalla solida difesa ospite. Difficile trovare varchi in una partita dal tasso tattico così elevato: il Brescia è squadra che porta tanti uomini nella metà campo frentana, ma Amenta e compagni sembrano abituati a vivere in apnea sotto gli attacchi delle rondinelle che, a dire il vero, non sono mai pericolosi.

Per vedere la prima vera palla-gol del match bisogna aspettare il 36': Corvia lavora un buon pallone al limite sinistro dell'area di rigore e lo scodella al centro per la testa dell'Airone Caracciolo che prova a beffare Leali di testa, saltando alle spalle di Amenta. La sua spizzata finisce fuori.

Sale in cattedra il Brescia nei minuti finali: passa appena un minuto dall'azione di Caracciolo e i padroni di casa vanno ancora vicini al vantaggio. Il rinvio di Salamon sulla pressione di Turchi diventa un lancio lunghissimo, sul quale prova a intervenire proprio Caracciolo ma senza successo, Di Cecco si fa sorprendere da Corvia che prova il sinistro a incrociare: strepitoso l'intervento di Leali a chiudere la porta della Virtus.

Finisce senza recupero il primo tempo.

Nella ripresa il copione non cambia rispetto ai minuti finali della prima frazione: è il 4' quando i padroni di casa creano una colossale opportunità sciupata da Corvia che, liberato da Scaglia, preferisce appoggiare per Lasik piuttosto che calciare in porta. La stessa opportunità si ripete sessanta secondi dopo: Scaglia pennella per Caracciolo, la cui sponda permette al pallone di arrivare dalle parti di un liberissimo Salomon che insacca. Tutto inutile però: il biondo difensore bresciano, infatti, è in posizione irregolare sulla sponda dell'Airone.

Il Brescia è arrembante e al 9' spreca l'opportunità di sbloccare la gara. Percussione di Scaglia in area rossonera, Paghera prova ad arginarlo, ma secondo il direttore di gara lo fa con un fallo: per l'arbitro è calcio di rigore. Dal dischetto Caracciolo si fa ipnotizzare da un grande Leali che para il suo secondo penalty stagionale ripetendo l'impresa avvenuta meno di due settimane fa a Reggio Calabria.

Il monologo dei lombardi prosegue al quarto d'ora: lancio giottesco di Scaglia per Corvia che da pochi passi trova solo l'esterno della rete. Lanciano sotto pressione e disperatamente aggrappato ai guantoni del suo portiere.

A far respirare la squadra di Gautieri ci pensa un tiro da fuori di Paghera che al 17' impegna Arcari: ottima la risposta del portiere del Brescia che alza sopra la traversa. Falcinelli ci prova dalla distanza al 20': pallone che esce a pochi centimentri dalla porta.

Sembra che il Lanciano abbia cominciato a respirare, ma proprio nel momento in cui i rossoneri cominciavano a dare segnali di ripresa arriva la mazzata del vantaggio bresciano. Siamo intorno alla mezzora quando Budel trova un gol da fenomeno su un rinvio sporco di Amenta. Pallone che batte fortissimo all'interno dell'incrocio dei pali e si insacca in rete alle spalle di un incolpevole Nicola Leali, che stavolta non poteva davvero far nulla sulla bordata del centrocampista lombardo.

 

Gautieri allora prova a riprenderla: fuori Paghera, dentro Testardi e 4-2-3-1. Cambio di modulo che sembra confondere la squadra: ottimo taglio di Caracciolo sul pallone tagliato del neo-entrato Saba, ma la conclusione a botta sicura dell'ex Novara si stampa sul palo interno e torna in campo. Brescia vicinissimo al raddoppio. Nel finale, addirittura, arriva la beffa per la Virtus: Saba va a pescara Caracciolo in area con un bel lancio, poi il numero 9 bresciano tiene sulla difesa di Aquilanti e lo brucia con una semirovesciata che non lascia scampo a Leali. Finisce così 2-0.

 

BRESCIA-LANCIANO

 

BRESCIA (3-5-2): Arcari; De Maio, Salamon, Stovini; Zambelli, Lasik (28' Rossi), Budel, Scaglia, Daprelà (29' s.t. Saba); Caracciolo, Corvia (31' s.t. Bouy). A disp.: Russo, Antonio Caracciolo, Martina Rini, Mitrovic. All. Calori.
LANCIANO (4-3-3): Leali; Di Cecco, Aquilanti, Amenta, Mammarella; Minotti (9's.t. Hottor), Paghera (35's.t. Paghera), Volpe; Zeytulaev, Falcinelli, Turchi (20' s.t. Pepe). A disp.: Casadei, Scrosta, D’Aversa, Pepe, Rosania, Testardi. All. Gautieri.
Arbitro: Manganiello di Pinerolo.

Marcatori: 30' s.t. Budel, 44's.t. Caracciolo

Note: Ammoniti: Stovini, De Maio, Budel, Caracciolo, Mammarella, Paghera. Rec.: 0'p.t. - 4' s.t.

Daniele Polidoro


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