Bruciati 5 furgoni Bofrost, gli indizi portano ad ipotizzare un attentato

L'azienda nega di aver subìto minacce in passato

17 Dicembre 2014   13:13  

 

Davvero un'amarissima sorpresa, di quelle che non possono non far preoccupare, quella che devono avere avuto nella mattinata di ieri dirigenti ed impiegati della filiale Bofrost di viale Cavour, nella zona industriale di Avezzano.

Nella notte sono infatti andati a fuoco ben cinque furgoni, due che erano parcheggiati all’esterno e gli altri che si trovavano nel capannone. La scoperta è stata effettuata poco dopo le 7 di ieri da un magazziniere, e poco dopo sono giunti i tencici per la bonifica.

Essendo due mezzi collegati ad una presa elettrica, sulle prime si è ipotizzato un cortocircuito, ma tale ipotesi è stata immediatamente accantonata in luogo di quella, dai risvolti decisamente peggiori, di un attentato, verso cui sembrano difatti vertire diversi indizi, in particolare i resti di una tanica di carburante nelle immediate vicinanze.

Le indagini sono ancora in corso, senza escludere alcuna possibile pista, dall'attentato indimidatorio al semplice sfregio. L'azienda intanto, tramite il direttore dell'area tecnico-logistica Fabio Roncadin, ha negato di essere stata destinataria di qualsiasi minaccia o tentativo di danneggiamento doloso in passato: "Non abbiamo mai avuto motivo di temere atti del genere perché non abbiamo mai avuto minacce né rilevato segnali di allarme. La cosa più importante, ovviamente, è che in virtù dell'orario di chiusura non ci siano stati feriti".


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