Bruno Vespa: " 'Parla con me? Costava troppo e faceva meno ascolti di 'Porta a Porta' "

Il giornalista pronto a tornare in tv

20 Settembre 2011   13:53  

In occasione dell'inzio della nuova stagione di "Porta a Porta" (da stasera su Rai1), Bruno Vespa è stato ospite di "24 Mattino", su Radio 24, dove ha rilasciato un'intervista a 360 gradi: "Michele Santoro non rispettava le regole. Direi proprio di no. Ogni voce che scompare è una perdita ma siccome siamo in Rai e c’è un servizio pubblico bisogna rispettare le regole. Santoro, con il quale ho un rapporto professionale corretto e un rapporto personale perfino cordiale, queste regole non le rispettava. Quando Berlusconi fece quella sciagurata iniziativa di proibire i talk-show in campagna elettorale l’anno scorso e chiesi alla stampa estera ‘ma scusate, in quale dei vostri Paesi nel servizio pubblico c’è un programma come ‘Annozero’?’ ci fu il silenzio assoluto. Sinceramente faccio gli auguri a Santoro, dovunque andrà avrà certamente successo ma non faceva un programma giusto per la Rai. Poi nessuno mica l’ha accompagnato alla porta, diciamo che se n’è andato lui".

Il giornalista ha anche appoggiato la scelta dell'azienda pubblica di non rinnovare il contratto a Serena Dandini: "Perché ‘Porta a Porta’ può essere fatto con risorse interne e invece ‘Parla con me’ no? Perché io da 16 anni faccio onorevolmente il mio programma con risorse interne che costano molto meno di ‘Parla con me’ e faccio molto più ascolto e molta più pubblicità? Se la Dandini avesse accettato di fare il programma all’interno lo avrebbe fatto. E’ una questione di costi: ‘Parla con me’ costa un sacco di soldi e fa molti meno ascolti di ‘Porta a Porta’. Poi vorrei vedere se fosse successo il contrario a quale albero mi avrebbero impiccato".

La prima puntata di "Porta a Porta" darà grande spazio all'attualità ma con molta attenzione alla questione intercettazioni perchè "la commissione vigilanza e l’azienda avevano dato disposizioni sul fatto per esempio che fosse vietato farle sentire recitate da attori. Parleremo di intercettazioni ma non credo che faremo la voce di Berlusconi e Tarantini. Questo è formalmente vietato".

In chiusura, Vespa è tornato a parlare dei dissidi con Pippo Baudo nel corso del programmi sui 150 anni dell'Unità d'Italia: "Io e Baudo avevamo due idee diverse di programma, purtroppo me ne sono accorto tardi. E’ stato un errore professionale da parte mia, ormai è andata", ha chiosato.

Francesco G. Balzano


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