Buon successo della Fiaccolata a sostegno della provincia di Chieti

23 Novembre 2012   22:48  

Dopo l'assemblea cittadina dello scorso 13 novembre, si é svolta nel pomeriggio, su iniziativa del Comitato per la difesa di Chieti e della sua provincia, una fiaccolata a Chieti Scalo.

Circa duecento le persone che hanno preso parte all'evento, tra cui i membri pù rappresentativi del comitato, dall'avvocato Paolo Ciammaichella, all'ingegner Giustino Angeloni, allo storico e politologo Cristiano Vignali, e dei principali protagonisti dell'amministrazione cittadina e regionale, nello specifico il sindaco Umberto Di Primio, il vice sindaco Maria Grazia Febbo, il presidente del consiglio comunale Marcello Michetti e l'ex presidente della Provincia ed attuale assessore regionale Mauro Febbo.

Presente, in coda al corteo, anche una discreta rappresentanza di tifosi del Chieti, mentre della scansione dei cori si é occupato Vignali. La manifestazione é partita verso le 17 e 30 dalla piscina comunale, passando poi per via Colonnetta (a metà della quale si sono registrati brevi attimi di tensione, con un acceso battibecco tra un manifestante ed un passante, evidentemente "reo" di aver ironizzato sulla questione), per terminare davanti al piazzale della stazione FS.

Una volta giunto in quel punto, il corteo vi si é fermato per circa venti minuti, bloccando il traffico e provocando lo scontento di molti automobilismi, senza che però, fortunatamente, si siano registrati altri scontri verbali. Dalle 19, infine, la folla ha cominciato a poco a poco a smobilitarsi.  

Uno dei principali promotori della fiaccolata, Cristiano Vignali, ha così motivato l'organizzazione dell'evento:

"Siamo scesi in strada per protestare contro decisioni ed interessi di parte politica che, per interessi differenti da quelli della collettività, hanno deciso di cancellare 3000 anni di storia di una città e della sua Provincia, oltre che provocando la prossima chiusura di numerosi uffici ed aziende che andavano avanti grazie ad essa.

Rischiamo di andare a terra a livello socio-economico, Chieti deve alzare la testa contro queste decisioni che la penalizzano in maniera così pesante.

La nostra protesta, comunque, non finisce certo qui: per i primi di dicembre stiamo organizzando a Roma una nuova manifestazione che unirà noi, le nostre province gemelle di Frosinone ed Avellino e tutte le altre province a rischio soppressione".

 

(Lorenzo Ciccarelli)


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