Sono 46 i balneatori di Pescara che oggi pomeriggio hanno dato vita, davanti a un notaio, ad un consorzio di imprese del settore, denominato CIBA (Consorzio imprese balneari Adriatico). A presiedere il consorzio è Stefano Cardelli, noto imprenditore della città.
E´ stato lui a spiegare le finalità del progetto, già realizzato con successo in altre località italiane.
Ciba intende rilanciare l´immagine del settore, un pò offuscata da qualche tempo a questa parte anche per via dell´inchiesta della magistratura, e con questo obiettivo si sta pensando anche alla realizzazione di un sito internet e di un blog.
Si intende poi interloquire con le istituzioni e anche con le associazioni di categoria, nonchè con i candidati a sindaco delle prossime elezioni amministrative.
E´ essenziale - ha sottolineato Cardelli - che le imprese balneari crescano, perchè sono il volano dell´economia locale.
Tra i problemi che la categoria ha dovuto affrontare di recente ci sono le cartelle dei canoni demaniali e quelle, inviate dal Comune, relative all´occupazione di suolo pubblico per le tende posizionate sul marciapiedi.
Tra i concetti sottolineati c´è quello della legalità, che è alla base del consorzio.
(AGI)