CRAM - Legge Regionale no 47 – Una legge fantasma?

Riceviamo e pubblichiamo

20 Luglio 2010   15:45  

Martedi 20 luglio 2010

 

Gent.mo Presidente CRAM, Mauro Febbo

Sig. Vice-Presidente Conte Franco Santellocco

Cari colleghi Consiglieri CRAM

 

Ormai siamo giunti a luglio, un anno accademico é finito, il campionato del mondo di calcio si é concluso, in TV trasmettono emissioni e film di passate stagioni, molte aziende e fabbriche chiuderanno per le vacanze estive, le grandi città si svuoteranno e dall'operaio al politico cresce l'idea di una vacanza e di un meritato riposo. In tutto questo noi ci proiettiamo in uno stato di calma e di lentezza fisica, ma il nostro cervello non possiamo staccarlo o metterlo in aspettativa. In questo periodo di relax ci viene spontenea la voglio di fare qualche riflessione personale su tutto quello che e successo negl'ultimi 12 mesi. Se poi come molti di noi e dei nostri corregionali andremo/andranno in Abruzzo per ritrovare i propri genitori, i parenti, gli amici oppure semplicemente per ritrovare la propria terra d'origine, ebbene saremo sicuramente confrottati ad una profonda riflessione sull'operato del CRAM.

Cosa possiamo raccontare del CRAM della Giunta Chiodi ?

Sicuramente questo CRAM si é insiedato in un periodo molto difficile e critico della storia della Regione Abruzzo a causa del terribile terremoto che ha colpito L'Aquila. Malgrado il grande disagio operativo e finanziario, in Regione si é trovato il tempo e le risorse per organizzare lo scorso novembre 2009 la riunione del nuovo CRAM. Abbiamo passato due giorni molto interessanti. Personalmente il primo giorno ho molto apprezzato l'insediamento del nuovo CRAM presso la sala del Consiglio Regionale a l'Aquila. Indubbiamente un segnale forte dell'utilità istituzionale del CRAM nel contesto Regionale. In quei giorno si votò il Vice-Presidente ed i rappresentanti continentali per l'esecutivo. Inoltre si propose l'idea di formare delle commissioni su precise tematiche. E vero che il Vice-Presidente Santellocco comunicò a gennaio 2010 le 8 commissioni tematiche con i relativi contenuti. Però fino ad'oggi non ho ancora ricevuto nessuna comunicazione ufficiale dei responsabili e della struttura di queste commissioni. Ci siamo limitati a litigare su chi doveva far parte di una o di un'altra commissione. A mio parere tutti i consiglieri CRAM, ne siamo appena 52, devono far parte di tutte le commissioni per deliberare i progetti che ogni esecutivo di commissione propone. L'esecutivo di ogni commissione deve essere composto da un coordinatore e da cinque consiglieri. Questo potrebbe essere una struttura adeguata per poter lavorare. Purtroppo fino ad'oggi nessuna commissione ha proposta un idea, un'inizitiva o un progetto. Molti sono stati gli interventi di alcuni Consiglieri sulla stampa in cui si rivendicava l'importanza del CRAM. Ma a parte le belle parole spese, di concreto si e visto poco, anzi direi niente. Ho letto ed ho sentito dire che al CRAM non ci sono soldi. Non si é ancora approvato un bilancio finanziario per il CRAM. Lo stesso Presidente Febbo si é espresso sulla stampa in modo chiaro nell'affermare « i finanziamenti a pioggia del CRAM sono finiti ».

 

 

Ci sta bene tutto, per carità. Ormai e un ritornello che noi addetti ai lavori che da decenni curiamo l'associazionismo abruzzese all'estero, ci sentiamo dire da persone nuove al potere Regionale che non si possono minimamente immaginare la complessità d'immagine e la strordinaria oppurtunità ed importanza di noi Abruzzesi nel Mondo. Con questo non vogliamo dire che non abbiamo bisogno di finanziamenti ma bensi vogliamo partecipare attivamente alla crescita e allo sviluppo socio-economico della cultura, dell'arte e del turismo esportanto queste tradizioni in tutto il mondo. Senza dimenticare la diretta esportatazione di prodotti agro-alimentare. Quindi se noi richiediamo dei finanziamento alla Regione non e per pagarci la porchetta della nostra festa abruzzese ma e per organizzare eventi con un certo ritorno d'immagine non indiferrente per la Regione Abruzzo.

 

Alla fine non e una questione di soldi ma di contenuti. Possiamo anche capire che con il tragico evento del terremoto, la Regione si trova in una difficolta finanziaria molto delicata. Però abbiamo questo CRAM che deve essere un punto di riferimento per tutti noi, ma e privo di idee ed é completamente vuoto di contenuti. Il CRAM dovrebbe essere una scatola magica in cui gli abruzzesi in Abruzzo, in Italia ed in tutto il mondo si possono scambiare idee, iniziative e possono dialogare fra di loro. La prima idea che ci viene in mente per l'inizio di tale progetto e approcio e sicuramente creare una piattaforma di dialogo tramite un sito web internet. Come mai la Regione non é in grado di fornire un tale servizio che nella passata giunta già esisteva ?

 

Ma forse in tutto questo stiamo sbagliando. Forse siamo noi abruzzesi all'estero che nuovamente esageriamo, pretendiamo troppo. Forse siamo noi a dover portare progetti e idee al CRAM. Forse oltre le nostre rimesse e l'enorme ed esemplare sforzo nella raccolta fondi per il terremoto siamo ancora noi a dovere finanziare l'esportazione di cultura, arte e turismo. Forse siamo noi che dobbiamo finanziare la politica abruzzese per un pseudo-riconoscimento che passa attraverso la Legge Regionale no 47?

 

Noi all'estero siamo orgogliosi e fieri di essere Abruzzesi e non ci stancheremo mai di rivendicarlo.

 

In questo periodo di relax e di riflessione noi della FEAS, Federazione Svizzera, stiamo lavorando su alcuni progetti molto significativi per i prossimi anni. In Argentina la FEDAMO, Federazione Argentina, organizza il prossimo 6, 7 e 8 agosto 2010 un convegno con i giovani Abruzzesi d'Argentina.

 

Da queste iniziative spero che dal prossimo autunno nascono idee da poter alimentare questo contenitore denomitato CRAM.

 

 

Cordiali saluti e buone vacanze.

 

 

Cav. Stevan Terzini

Consigliere CRAM

Presidente FEAS, Federazione Emigrati Abruzzesi in Svizzera

 


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