Cantalini, "Imprese al palo senza il Durc: Inps e Inail agiscano"

10 Marzo 2012   21:20  

Nel cantiere più grande d'Europa le aziende aquilane hanno problemi ad incassare: lo afferma Confindustria Abruzzo sostenendo che «oltre ai ben noti ritardi dei pagamenti della pubblica amministrazione, ci si mettono anche Equitalia, Inps ed Inail ad aggiungere guai alle PMI del cratere aquilano». Dal 1 gennaio scorso - spiega l'associazione di categoria, nella persona di Guido Cantalini, Presidente delle PMI  - le imprese che avevano una rateizzazione in corso al 6 aprile 2009 sono state equiparate agli evasori contributivi e fiscali e non possono nè prendere altri lavori, nè incassare quelli fatti: non hanno più la regolarità fiscale e contributiva che la legge impone per partecipare a tutti gli appalti e subappalti di lavori pubblici o privati e per incassare i lavori fatti. Equitalia, Inps ed Inail, in attesa delle disposizioni operative che definiscano le modalità di pagamento in 120 rate e l'abbattimento del 60%, come previsto dalla legge, hanno classificato come irregolari tutti coloro che avevano una rateizzazione in corso al 6 aprile 2009. Non viene accettato il pagamento perchè non se ne conosce l'ammontare (se al 40% o al 100%) nè vengono dati lumi dagli Enti preposti circa le modalità per mettersi in regola. Intanto - prosegue Confindustria - visto che il pagamento non c'è, vengono recapitate cartelle esattoriali fatte a bella posta: per esempio senza notifica o senza ammontare. È il caos: anche a voler pagare non si sa nè quanto, nè quando e come. Equitalia, Inps e Inail sono in attesa di disposizioni in merito dagli organi centrali, e non rilasciano il Durc nè il Documento di Regolarità Fiscale, condannando così le imprese alla irregolarità contributiva e alla conseguente inattività (perdita dell'aggiudicazione dell'appalto, del diritto al pagamento dei SAL o delle liquidazioni finali). Non si lavora e dalla P.A. non si può riscuotere, visto che è autorizzata a non pagare le imprese irregolari, prosegue Cantalini, che chiede a Equitalia, Inps e Inail che intervengano subito affinchè siano immediatamente definite come regolari le posizioni contributive delle Imprese.

Nel cantiere più grande d’Europa le aziende aquilane hanno problemi ad incassare: oltre ai ben noti ritardi dei pagamenti della P.A. ci si mettono anche Equitalia, INPS ed INAIL ad aggiungere guai alle PMI del cratere aquilano.

Le imprese che avevano una rateizzazione in corso al 6 Aprile 2009, dal 1 Gennaio 2012 sono state equiparate agli evasori contributivi e fiscali e non possono né prendere altri lavori, né incassare quelli fatti: non hanno più la regolarità fiscale e contributiva che la legge impone per partecipare a tutti gli appalti e subappalti di lavori pubblici o privati e per incassare i lavori fatti.

Equitalia, INPS ed INAIL, in attesa delle disposizioni operative che definiscano le modalità di pagamento in 120 rate e l’abbattimento del 60%, come previsto dalla legge, hanno classificato come irregolari tutti coloro che avevano una rateizzazione in corso al 6 Aprile 2009. Non viene accettato il pagamento perché non se ne conosce l’ammontare (se al 40% o al 100%) né vengono dati lumi dagli Enti preposti circa le modalità per mettersi in regola.

Intanto, visto che il pagamento non c’è, vengono recapitate cartelle esattoriali fatte a bella posta: per esempio senza notifica o senza ammontare. E’ il caos: anche a voler pagare non si sa né quanto, né quando e come.
Equitalia, Inps e Inail sono in attesa di disposizioni in merito dagli organi centrali, e non rilasciano il Durc né il Documento di Regolarità Fiscale, condannando così le imprese alla irregolarità contributiva e alla conseguente inattività (perdita dell’aggiudicazione dell’appalto, del diritto al pagamento dei SAL o delle liquidazioni finali).

Insomma, non si lavora e dalla P.A. non si può riscuotere, visto che è autorizzata a non pagare le imprese irregolari.

Dunque, chiediamo a Equitalia, Inps e Inail che intervengano subito affinché:
- siano immediatamente definite come regolari le posizioni contributive delle Imprese che avevamo una rateizzazione in corso al 6 Aprile 2009
- che ai contributi precedenti al 6 aprile, in quanto sospesi, siano applicate le stesse regole della sospensione post sisma: pagamento al 40% in 120 rate.

Restiamo ora in attesa di sollecito provvedimento.

Guido Cantalini
Presidente delle PMI Confindustria L’Aquila


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