Carcere Sulmona, interrogazione di Lolli per ridurre internati

27 Gennaio 2010   13:49  

L'on. Del Pd Giovanni Lolli ha depositato una interrogazione al Ministro della Giustizia in relaziona alla casa di lavoro nel carcere di Sulmona per chiederne la chiusura o, quanto meno, la considerevole riduzione del numero degli internati La casa di lavoro nel carcere di Sulmona e' divenuta progresivamente la piu' grande d'Italia - vede 205 internati ed e' previsto l'arrivo di altri 200 internati nei prossimi mesi - la considerevole carenza di personale (si calcola una carenza di personale del 30 per cento dell'organico necessario) rende impossibile - spiega una nota - la convivenza della piu' grande casa lavoro d'Italia con un carcere che vede la contestuale presenza di circuiti giudiziari (alta sicurezza, detenuti comuni, internati, internati 41-bis e collaboratori). E' evidente che l'impegno del personale in entrambe le funzioni rende impossibili le condizioni di permanenza sia di detenuti che di internati. A causa dell'elevato numero di ristretti nella struttura, infatti - prosegue la nota - il rapporto tra operatori carcerari e internati risulta difficoltoso; stante l'inidoneita' della struttura, gli internati sono gestiti come detenuti e vengono concesse loro solo 4 ore d'aria nell'arco della stessa giornata le restanti 20 ore vengono trascorse all'interno delle stanze di detenzione poiche' la maggioranza di essi non lavora e molti di loro iniziano a svolgere un'attivita' lavorativa dopo 4-5 mesi di internamento e per periodi limitati.


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