Carte clonate e 500mila euro rubati. Tre arresti a Teramo

Tg8

06 Febbraio 2009   16:05  

Da Roma a Teramo per clonare carte di credito e bancomat. La Polizia postale d'Abruzzo, sezione di Teramo, ha sgominato una banda specializzata nella duplicazione di carte e raccolta dei codici pin 'rubati' agli sportelli bancomat. Solo nel Teramano dal 2007 al 2008 sono state clonate 1000 carte di credito per complessive transazioni fraudolente pari a 500mila Euro. In manette sono finiti tre rumeni Ion Tinton, Catalin Popa Mihai e Marius Marcel Rotaru, di eta' compresa tra i 30 ed i 25 anni. Altri due complici sono stati invece denunciati anche se le indagini si estendono a tutto campo, anche nell'Aquilano, dove sono in corso ulteriori accertamenti. La gang sostituiva agli skimmer veri quelli falsi (cioe' lettori di bande magnetiche posti all'ingresso dei box bancomat) che registravano le tracce contenute nella banda magnetica. Ai bancomat veri e propri invece, piazzavano o una telecamerina per registrare i codici digitati, oppure sovrapponevano al tastierino numerico uno falso sotto cui veniva applicato un microchip capace di regsitrare i codici pin. Infine taroccavano la fessura di inserimento della carta bancomat con un sistema che catturava i codici della Carta stessa. Una volta acquisiti codici e numero di carta, attraverso un sistema informatizzato riproducevano i bancomat. Una qualsiasi carta con banda magnetica (quelle della spesa, dei parcheggi a pagamento) diventava improvvisamente una carta bancomat. Le banche prese di mira erano prevalentemente Tercas e Banca dell'Adriatica di tutto il teramano. Con i soldi truffati venivano acquistati TV LCD, cellulari, due vetture un'Alfa Romeo Berlina Ed un Suv e carte di credito alcune usate anche in Spagna e Francia. Tutto il materiale e' stato posto sotto sequestro. L'intera operazione e' stata diretta dal commissario capo Roberto Di Benedetto mentre il coordinamento e' stato affidato all'Ispettore capo Tazio Di Felice. La Polizia postale di Teramo ha seguito in trasferta le indagini nel Lazio, in particolare a Roma, Tivoli e Guidonia, per studiare e filmare gli spostamenti della gang mentre effetuava operazioni nei bancomat. Rotaru, in particolare, (ha fornito ben 34 alias nel corso dei vari controlli delle forze dell'ordine), era stato gia' colpito da provvedimento ristrettivo del Gip di Roma sempre per reati legati alle transazion fraudolente e alla clonazione di bancomat e carte di credito. Il provvedimento di custodia cautelare in carcere per i tre rumeni e' stato firmato dal gip Marina Tommolini mentre le indagini sono state affidate al sostituto procuratore della Repuibblica di Teramo, David Mancini.

 


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