Casa dello studente, oggi l'epilogo del processo più drammatico

Attesa per oggi la sentenza di primo grado

16 Febbraio 2013   09:37  

Una fredda giornata di sole aquilano farà da cornice all'epilogo di uno dei processi più complessi e sentiti del dopo sisma aquilano, quello della casa dello studente dell'Aquila.

E' attesa per questa mattina, massimo nel primo pomeriggio la sentenza di primo grado da parte del giudice Giuseppe Grieco.

Il processo ha vissuto momenti complicati anche a causa di un procedimento disciplinare caduto poi nel vuoto e stigmatizzato anche da quasi la totalità degli avvocati difensori.

La notte del sisma sotto le macerie della casa dello studente morirono 8 ragazzi e ben 19 rimasero feriti, alcuni in modo grave. 

Il pubblico ministero Fabio Picuti al termine della propria requisitoria in fase di udienza preliminare riguardante il crollo della Casa dello Studente, divenuto uno dei simboli del devastante terremoto abruzzese del 2009, ha chiesto la condanna a 4 anni di reclusioneciascuno per i tecnici autori dei lavori di restauro, seguiti nel 2000 nella struttura studentesca: Bernardino Pace, Pietro Centofanti e Tancredi Rossicone.

Una condanna a 2 anni e 6 mesi è stata avanzata per il tecnico dell'Azienda per il diritto agli studi universitari (Adsu) che gestiva la struttura, Pietro Sebastiani. L'accusa per tutti e' quella di omicidio colposo, lesioni colpose e crollo colposo.

Per i primi tre imputati il pm non ha voluto concedere le attenuanti generiche per la molteplicità e la gravità delle condotte omissive, nonostante siano tutti incensurati, mentre le ha proposte per Sebastiani.

Il pubblico ministero ha evidenziato in aula che i tre tecnici avrebbero avuto tutto il tempo di poter intervenire in maniera adeguata nelle operazioni edili che si stavano effettuando. 
Chiesta l'assoluzione per non avere commesso il fatto, invece, per i vertici dell'Adsu: Luca D'Innocenzo (presidente dell'epoca) e Luca Valente (direttore) nonchè per i tecnici autori di interventi minori, Massimiliano Andreassi e Carlo Giovani. Questi imputati avevano scelto il rito abbreviato.

Sempre Picuti è passato a definire le ultime posizioni di chi aveva deciso di intraprendere il percorso ordinario. In particolare il pm ha chiesto il non luogo a procedere sia per Giorgio Gaudiano, che negli anni Ottanta ha acquisito la struttura da un privato per conto dell'Ateneo, che per Walter Navarra, che ha svolto lavori minori in passato, entrambi per non aver commesso il fatto.

 


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore