Caso D'Agostino, Di Primio risponde all'opposizione: "Dimissioni? Non ci penso proprio"

"Colpevolezza di D'Agostino non ancora provata"

02 Agosto 2013   12:49  

Ha chiarito di non avere alcuna intenzione di rassegnare le dimissioni il sindaco di Chieti Umberto Di Primio, nonostante le richieste in tal senso pervenute dall'opposizione in seguito all'arresto dell'assessore Ivo D'Agostino.

Al contrario, il primo cittadino teatino intende restare in carica fino alle prossime elezioni amministrative, in programma nel 2015, ed ha voluto rispondere alle accuse dell'opposizione in una conferenza stampa presso la sala consiliare, alla presenza della maggioranza quasi al gran completo, tra cui il deputato Fabrizio Di Stefano, per rimarcarne ancora una volta l'unità.

"Ho alcune qualità e molti difetti, ma non possedendo il dono della veggenza e della bilocazione non potevo vedere cosa accadesse nell'ufficio di D'Agostino. Non sapevo nulla di ciò di cui egli é oggi accusato, nè ero in possesso di informazioni di alcun tipo su fatti così odiosi: se fossi stato avvisato e fornito di prove certe avrei senz'altro denunciato", ha affermato Di Primio, che non ha risparmiato frecciate ai membri dell'opposizione, in modo particolare all'ex capogruppo Udc Alessandro Giardinelli, recentemente passato con Scelta Civica: "Chiedo a coloro che hanno chiesto le mie dimissioni: se qualcuno di loro, tra cui l'allora capogruppo Udc, sapeva, perché non ha denunciato prima che D'Agostino fosse arrestato? Non accetto la doppia morale della sinistra e di chi si é loro associato (Giustizia Sociale e Scelta Civica, ndr), poiché chi oggi mi punta contro il dito é lo stesso segretario del partito cui erano iscritti Del Turco, Cesarone e Quarta, già condannati. Dov'erano Febo e Iacobitti quando Cesarone veniva qui in Comune?".

Quanto alla richiesta di dimissioni, Di Primio ha dunque nettamente respinto qualsiasi ipotesi in tal senso, definendola "un sogno di mezza estate della sinistra, saranno i cittadini di Chieti a giudicare l'operato della mia giunta alle prossime amministrative, tra un anno e mezzo. La maggioranza c'é e continuerà ad esserci, ma siamo comunque pronti ad affrontare eventuali elezioni".

Naturalmente, il primo cittadino non ha mancato di commentare la vicenda che vede protagonista l'assessore alle Politiche della Casa, formalmente ancora in carica pur senza deleghe: "Su D'Agostino é in atto un vero e proprio sciacallaggio, in quanto non c'é ancora alcuna prova contro di lui, e non va dunque condannato prima del tempo. Attenderemo fino all'incidente probatorio dell'8 agosto per prendere decisioni in merito alle deleghe che ho dovuto revocargli e sulla sua permanenza in giunta. Le sue dimissioni non sono arrivate, anche se auspico arrivino per una questione di posizione processuale. Mi preme però far sapere che ho già avviato verifiche in merito alla vicenda, e mi risulta che una delle donne che accusano D'Agostino era già aggiudicataria di una casa parcheggio, anche se ciò non cambierebbe la contestazione penale nei confronti di D'Agostino. Sia però chiaro che, qualora le accuse nei suoi confronti dovessero essere accertate, le donne coinvolte avrebbero la nostra solidarietà e le nostre scuse".

A seguire, il capogruppo PdL Vincenzo Ginefra ha ribadito con una lettera sottoscritta di tutti i membri di maggioranza la vicinanza politica al sindaco, "poiché la città ha bisogno di certezze".

Lorenzo Ciccarelli


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