Caso Fira, discussione in Consiglio Regionale

05 Dicembre 2006   13:40  
La questione della Fira, oggetto delle indagini della magistratura e le cui vicende sono sotto l´attenzione dell´opinione pubblica abruzzese, è stata al centro della discussione del consiglio regionale straordinario riunito a L´Aquila. L´assemblea era stata sollecitata dal Presidente della Regione Del Turco per aprire un confronto politico ed adottare delle decisioni. In particolare il governatore nel suo lungo interento in aula ha espresso la sua contrarietà all´istituzione di una commissione d´inchiesta. C´è un indagine in corso da parte della magistratura che deve essere portata avanti senza condizionamenti - ha detto - la commissione d´inchiesta, in questo momento sembrerebbe rispondere più ad una volontà di regolamento dei conti, che ad una vera esigenza di chiarezza e trasparenza. Ciò che il Consiglio può e deve fare alla luce di queste vecende è adottare precisi interventi legislativi per voltare pagina. Per quanto riguarda la Fira bisogna decidere come cambiare la natura di una società nata con l´obiettivo di svolgere compiti di supporto alle aziende. Del Turco ha poi auspicato che venga abolita la Fira Servizi ed ha sottolineato la necessità di ridurre il numero delle Asl, degli Ato e delle ater abruzzesi. Interventi - ha detto - che dovranno essere realizzati entro i prossimi 90 giorni. Nel suo intervento il governatore ha poi ribadito quanto detto ieri nella conferenza di Confindustria, che cioè si dimetterà se il bilancio di previsione non sarà approvato entro il 31 dicembre, termine ultimo per scongiurare l´esercizio provvisorio. L´opposizione ha definito il discorso di Del Turco un insieme di facili slogan, a partire dalla riforma della Fira, per la quale non si capisce se le competenze future saranno affidate alla gestione diretta della Regione oppure no e dunque quali controlli ci saranno sull´ente. Della riduzione delle Asl non c´è traccia nel piano sanitario - ha affermato Il consuigliere Di stefano, An - che ha sottolineato, relativamente al bilancio, gli enormi ritardi che non consentirebbero l´approvazione del documento se non scavalcando il regolamento consiliare non essendo il testo neanche stato licenziato dalla commissione competente. Massimiliano Di Stefano

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