Caso Lusi: Fina convocato dalla Commissione garanzia del Pd dopo l'intervista a L'Espresso

28 Febbraio 2012   17:47  

L'ex segretario provinciale dell'Aquila del Pd Michele Fina è stato convocato dalla Commissione nazionale di Garanzia, dopo le dichiarazioni rese al settimanale L'Espresso, contenute nell'articolo di Marco Esposito del 3 febbraio.

 

 

L'ARTICOLO DE L'ESPRESSO

Caso Lusi, chi parla muore
di Marco Esposito 

Se siete un dirigente locale del Pd e pensate che nella vicenda Lusi i vertici del vostro partito non si siano comportati nel migliore dei modi, state zitti. Rischiate prima di venire ignorati, poi di essere addirittura convocati a Roma per aver espresso «giudizi lesivi» di chi avrebbe dovuto raccogliere e approfondire le vostre denunce. E' quello che sta succedendo a Michele Fina, ex segretario provinciale del Pd de L'Aquila. La sua colpa? Aver fatto notare (in un'intervista a L'Espresso on line) di aver denunciato in tempi non sospetti il comportamento del senatore Luigi Lusi e i metodi allegri con cui spendeva soldi del partito. 

Proprio così: con una mail firmata da Giampietro Sestini (segretario della commissione di Garanzia Nazionale) Michele Fina è stato convocato a Roma per le «dichiarazioni rilasciate alla stampa» sulla commissione stessa. Insomma il partito, dopo aver ignorato le denunce dei dirigenti abruzzesi, invece di fare pubblica ammenda e sottoporsi a un esame di coscienza, decide di processare a Roma chi ha avuto l'ardire di far notare come in realtà il metodo Lusi fosse sotto gli occhi di tutti. 

Nell'intervista al nostro sito, Michele Fina aveva raccontato le munifiche campagne elettorali del senatore Lusi in Abruzzo, precisando di aver denunciato, insieme ad alcuni dirigenti a lui vicini, i metodi dell'ex tesoriere della Margherita. A Roma proprio la commissione che ora lo vuole giudicare, prese sotto gamba le sue denunce derubricandole a beghe locali. Ora, la beffa: Antonello di Stefano, fedelissimo di Lusi, e coordinatore del circolo Pd di Celano, ha chiesto e ottenuto l'intervento della commissione di garanzia nazionale contro Fina. Reo, secondo lui, «di condurre una presunta battaglia moralizzatrice, non necessaria e del tutto fuori luogo». 

In poche parole, su segnalazione di un uomo di Lusi, la commissione di garanzia nazionale convoca a Roma i dirigenti abruzzesi (oltre a Fina verrà 'processato' anche Loreto Ruscio) per chiedere conto delle denunce ricevute e ignorate. La commissione in pratica si erge a giudice dei suoi stessi accusatori. Fina e Ruscio sono attesi a Roma venerdì. Ma la commissione sembra aver già le idee abbastanza chiare su come si concluderà il 'processo'. Dice infatti la mail, datata 25 febbraio: «Ritenendo infondati e offensivi taluni giudizi espressi dagli iscritti Loreto Ruscio e Michele Fina, la Commissione nazionale di Garanzia ha deliberato di procedere alla audizione delle parti, delegando allo scopo una una propria delegazione. Le audizioni si terranno il 2 marzo in Roma, presso la sede nazionale del Pd, Via S. Andrea delle Fratte 16, piano 3°, saletta dell'Esecutivo». La mail è stata inviata per conoscenza - tra gli altri - anche al segretario del partito Pier Luigi Bersani.


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