Caso macerie: Moroni verso le dimissioni, Cialente dietrofront

17 Luglio 2009   13:49  

ll contestato appalto da 50 milioni di euro per la rimozione delle macerie del sisma sta causando un terremoto nel comune dell'Aquila. L'assessore Alfredo Moroni, uno dei presenti alla riunione di giunta che deliberò l'appalto, ha dichiarato in Commissione che proporrà alla Giunta il ritiro della delibera e che nella stessa sede, rimetterà il suo mandato nelle mani del sindaco. E non solo, la ditta T&P, proprietaria della cava ex-Teges, considerata ottimale per conferire i detriti, e a cui era stato affidato senza gara l'appalto milionario, avrebbe riconosciuto con una lettera privata di non essere in possesso dei requisiti necessari, come ieri aveva denunciato in conferenza stampa il capogruppo del Pdl in Regione Gianfranco Giuliante, il quale aveva fatto notare che la T&P era pochi giorni prima dell'affidamento era una ditta in cessata attività e che non aveva mai svolto lavori del genere, come invece richiesto dal codice degli appalti. La ditta però avrebbe smentito la notizia.

Sempre nella giornata di ieri la Guardia di finanza ha acquisito documenti presso gli uffici comunali.

Al nostro microfono il sindaco Massimo Cialente da la sua versione dei fatti.

Ora però ciò che conta è recuperare il tempo perso, perché se non si rimuovono e differenziano immediatamente le migliaia di metri cubi di detriti molti interventi di ristrutturazione non potranno evidentemente partire, e migliaia di cittadini non potranno rientrare nelle case classificate F, rese inagibile da pericoli esterni.  Il sindaco rivela però di avere un piano B, ovvero requisire la cava e affidare il servizio temporaneamente al Genio Militare, poi finalmente si farà una gara europea.

PS. Una domanda, anzi molte domande sorgono a questo punto spontanee...

Premesso che il pasticciaccio sarebbe avvenuto perché si era costretti ad agire d'urgenza, dunque senza regolare gara d'appalto, dando per buona la prima offerta, senza stare lì a spaccare il capello in quattro, il risultato è che ci si ritrova a metà luglio, con migliaia di cittadini con casa F parcheggiati negli alberghi o sotto le tende a schiattare dal caldo, senza che l'urgentissimo problema della rimozione dei detriti sia stato risolto.

Ora, rivela il sindaco, si requisirà la cava ex-Teges e si l'affideranno i lavori  al Genio Militare, e poi si farà la famosa gara d'appalto europea. Ci si chiede dunque: perché non ci hanno pensato prima? Perchè non lo hanno fatto subito? Perchè ci si è incaponiti ad affidare un appalto così importante con una procedura perlomeno dubbia imboccando un iter estremamente sdrucciolevole?  E poi, non ci pare che era necessaria la signora Jessica Fletcher o i più occhiuti e implacabili 007 del pianeta, per verificare che la ditta in questione non aveva i requisiti, come ora afferma lo stesso sindaco.

Di fatto la Giunta ha scaricato le responsabilità sui dirigenti che avrebbero ''dovuto accertare i requisiti dell'affidatario", ma a quanto si è capito, non l'avrebbero ancora fatto. Chi sono questi dirigenti? Tanto per curiosità, così poi quando come ogni anno verranno assegnati i premi di produzione con i massimi dei voti, i cittadini potranno verificare se costoro ancora una volta rientreranno nella lista degli eccellenti funzionari.

E infine cosa dicono gli assessori presenti nella famosa riunione di Giunta che ha affidato l'appalto, che hanno come bandiera il controllo dal basso, la trasparenza e paroloni vari? Hanno capito cosa stavano approvando? Dormivano? Giocavano al sudoku? Oppure per amor di coalizione erano d'accordo?

Qualcuno risponda....

Filippo Tronca

 

 


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore