Castelvecchio Calvisio, tra spopolamento e ricostruzione

Viaggio nel cratere

04 Maggio 2011   20:22  

Dopo Sant'Elia, le nostre telecamere questa settimana fanno tappa a Castelvecchio Calvisio, mille metri d'altitudine, 187 abitanti.

È una storia millenaria quella che oggi ci consegna uno dei borghi più affascinanti del comprensorio aquilano, ai piedi del Gran Sasso.

Il centro storico di Castelvecchio calvisio – borgo medievale sviluppatosi durante il feudalesimo, con l'unificazione di vari agglomerati rurali – è oggi in gran parte disabitato.

La metà delle abitazioni sono inagibili a seguito del terremoto, la percentuale aumenta considerevolmente al centro del paese.

Castelvecchio, come tutti gli altri Comuni, si trova ad affrontare le difficoltà legate alla ricostruzione. Il primo atto del Comune, è stato quello di confederarsi con i centri vicini: Santo Stefano di Stessanio, Castel del Monte e Villa Santa Lucia.

Assieme, questi Comuni montani condivideranno esperienze e professionalità per pianificare, progettare e ricostruire.

Parlare di Castelvecchio Calvisio significa anche parlare di cicerchia. Il legume che grazie alla sagra che dal 1979 ogni anno richiama migliaia di persone ha reso famoso il paese ben oltre i confini regionali.

Abbiamo incontrato Paolo Micalone, assessore alla ricostruzione, il sindaco Dionisio Ciuffini, Luigina Antonacci dell'associazione Armonia Onlus e Antonio Iannessa, padre della storica sagra della cicerchia.

di Marco Signori
riprese Diego Lepiscopo
montaggio Marialaura Carducci


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