''Ce lo chiede l'Europa? Una follia l'agenda Monti, già sostenuta da Pd e Pdl''

Il parere della Modern Money teory

11 Febbraio 2013   12:01  

Riceviamo dagli economisti ''eretici'' della Modern Money Teory (ME-MMT) e pubblichiamo.

''Paradossalmente l’agenda di Monti è un documento superfluo; da Novembre 2011 ad oggi l’Italia è stata governata dall’esecutivo presieduto dallo stesso Monti per cui oggi possiamo valutarne i risultati prima ancora che i propositi.

Dopo un anno di ricette di austerity gli indicatori macroeconomici sono drammatici: incremento netto della disoccupazione, crollo della produzione industriale, esplosione della pressione fiscale fino a valori insostenibili.

Altri esiti, molto più devastanti, non sono oggi percepibili ma si presenteranno tra qualche tempo, quando l’Italia sarà un Paese deindustrializzato, privato del proprio risparmio accumulato in decenni, abitato da enormi sacche di disoccupati, precari, anziani privi di un trattamento pensionistico che consenta una vita decorosa.

Il  Governo Monti in quest’anno appena trascorso ha posto tutti i presupposti per questo futuro da incubo.

È il governo che ha introdotto la più sanguinosa riforma pensionistica che fosse concepibile, per mano di un ministro, Elsa Fornero, che per anni ha lavorato per conto dei gruppi finanziari che vendono pensioni private.

E’ il governo che ha costretto i malati di SLA allo sciopero della fame e a manifestazioni in barella di fronte a Palazzo Chigi per la salvaguardia di un minimo di tutela da parte dello Stato.

Tutto questo, è bene ricordarlo, Monti non lo ha fatto da solo, ma con l’avallo di un Parlamento per la quasi totalità connivente e succube agli interessi dei gruppi finanziari e neomercantili che hanno progettato e realizzato questa forma degenere di economia che non è più capitalismo industriale, ma una nuova forma di rendita finanziaria parassitaria in cui i cittadini e le collettività sono prede da spolpare.

Centro-destra e centro-sinistra, PDL  e PD, hanno votato e approvato uno per uno tutti i provvedimenti che il Governo Monti ha posto in essere, al grido di “ce lo chiede l’Europa”, ed è grottesco che oggi si propongano come “alternativi” a un progetto di governo che hanno votato punto per punto per un anno di seguito.

Allora nell’Agenda Monti è interessante soprattutto quello che non è discusso nel documento: il pareggio di bilancio per lo Stato, il fiscal compact, l’abolizione della spesa pubblica in deficit, il finanziamento dello Stato sui mercati finanziari privati, l’azzeramento della sovranità politica, fiscale, monetaria dello Stato italiano.

Tra tutti i punti toccati dall’agenda, mancano quelli fondamentali, paletti che delimitano l’azione di qualsiasi Governo intenda rispettarli, e sono stati accettati come un dato di fatto irrinunciabile nella quasi totalità dei programmi elettorali delle forze politiche che si presentano alle elezioni 2013.

Sono le fondamenta della crisi Europea, che non è una fatalità, ma un progetto: ”L’Europa ha bisogno di crisi, anzi, di gravi crisi per fare passi avanti. I passi avanti per l’Europa sono per definizione cessione di parti delle sovranità popolari a un livello comunitario (M. Monti, 2011)”

L’Agenda Monti, quella delle parole scritte e di quelle omesse, è in realtà l’Agenda di tutti i principali candidati al Governo e rispettivi schieramenti. È un’Agenda che istituzionalizza la crisi, la fa diventare metodo di governo e condizione permanente di vita per i cittadini.

Chi nel proprio programma elettorale propone “più Europa”, chi si dichiara europeista, non fa altro che abbracciare questa agenda.

Il documento elaborato da MEMMT.info si articola in un riepilogo di indicatori macroeconomici e dieci schede, una per ciascuno dei principali argomenti trattati dall’Agenda.

Le schede analizzano con gli strumenti MEMMT ciò che l’Agenda scrive, e soprattutto evidenziano quello che l’Agenda tiene accuratamente nascosto o in secondo piano.''

CONTRO AGENDA MONTI - SCARICA DOCUMENTO

 

 


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