Cede il calice di Toyo Ito, 1,2milioni di euro in frantumi

16 Febbraio 2009   15:22  

Sono le 14,25 quando il monumento di Toyo Ito di piazza Salotto, costato 1,2 milioni di euro e voluto dalla amministrazione comunale si spacca. Era stato il sindaco D'Alfonso, alla vigilia del suo arresto, neanche due mesi fa, ad inaugurarlo in pompa magna.

Il calice di vino del famoso architetto giapponese, venti metri cubi di arte contemporanea, si è sfaldato. Choc termico, ipotizza l’architetto Roberto Munzi, presidente della Clax Italia di Pomezia che ha realizzato l’installazione.

Sul posto si precipitano i vigili urbani coordinati dal comandante Ernesto Grippo e i vigili del fuoco, i carabinieri e la polizia, con il questore Stefano Cecere che arriva a rendersi conto di persona.  Inequivocabile la scena: il parallelepipedo alto cinque metri e largo due si è aperto. In alto, sulla facciata che guarda verso il mare, una fessura di almeno tre centimetri continua ad aprirsi lentamente, e lascia tutti a bocca aperta.

La lesione, all’interno dell’opera, prosegue e taglia in verticale tre dei quattro blocchi che compongono la struttura da 24 tonnellate, di fatto la più grande applicazione al mondo in polimetilmetacrilato, il cristallo acrilico con cui la stessa Clax Italia ha già realizzato, tra le tante opere, l’acquario di Genova e la chiusura dell’aula dei mercati di Traiano, a Roma.

Subito transennata, l'area è gremita di curiosi. Ed ecco una prima imbracatura, per contenere e tenere stretti i quattro blocchi in attesa dei tecnici della ditta laziale.


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