Cementificio ad un passo dalla cassa integrazione straordinaria per un anno

è "solo" la crisi, non per le proteste dei cittadini pescarsi

24 Ottobre 2012   05:18  

La crisi sta mordendo forte il comparto dei cementi e quello che si prospetta per il cementificio di Pescara è una lunga, almeno un anno, cassa integrazione straordinaria in cui i lavoratori faranno orario dimezzato ed anche lo stabilimento di produzione lavorerà al 50%.

Oggi a Roma l'azienda dovrebbe illustrare tempi e modi del ricorso alla cassa integrazione straordinaria.

Secondo Massimo Di Giovanni sono una 70ina i lavoratori a rischio "un paio di anni fa ne fecero una ordinaria di poche settimane, questa volta invece l’azienda ci ha annunciato la cassa integrazione guadagni straordinaria per tutti gli addetti all’impianto, per un periodo di un anno. Potrebbe partire già da novembre e vuol dire che gli impianti andranno a marcia ridotta se non saranno addirittura totalmente fermi".

Su questo non hanno influito le proteste ambientaliste e le richieste di delocalizzazione che in questo momento sembrano assolutamente fuori luogo ponendo dei costi eccessivi da sostenere per l'azienda.

Intanto il Presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa e il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia stanno vagliando una "soluzione ponte" perchè l'iter per la cassa integrazione è lungo e porrebbe gli operai colpiti a restare senza stipendi per 5-7 mesi.

Per questo si cerca, come è stato fatto nel teramano, la collaborazione di istituti bancari in grado di anticipare le somme per non lasciare i lavoratori senza stipendi.


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