Centrale a biomasse di Bazzano: le ragione del si secondo la Futuris

10 Novembre 2011   16:21  

'Futuris Aquilana', la societa' che realizzera' e gestira' l'impianto che sorgera' a Bazzano (L'Aquila), a seguito di quanto appreso dalla stampa locale, conferma la propria determinazione a procedere con il progetto e ribadisce che la produzione di energia da biomassa e' una reale opportunita' di crescita e sviluppo del territorio aquilano e sara' uno stimolo allo sviluppo e alla ricostruzione dell'area.

L'impianto, di dimensioni contenute - afferma l'azienda in una nota - non rappresenta alcuna incognita, per il territorio e l'ambiente. La tecnologia di produzione di elettricita' da biomasse e' utilizzata da tempo e si conoscono perfettamente tutte le sue interazioni con l'ambiente. L'utilizzo di biomassa vegetale vergine esclusivamente da filiera corta rende infatti le emissioni in atmosfera sostenibili e di gran lunga inferiori rispetto alle soglie di attenzione fissate dall'OMS ed ai limiti di legge.

Il progetto, l'investimento sul territorio e le attivita' di gestione delle biomasse vergini, rendono l'impianto proposto da Futuris un'opportunita' di crescita al servizio della rinascita dell'economia locale e dello sviluppo della comunita' sociale, come ampiamente dimostrato anche dal convegno recentemente organizzato in collaborazione con la facolta' di ingegneria dell'Aquila.

"Desta preoccupazione - ha affermato Aldo Mazzadi amministratore delegato di Futuris Aquilana - la continua diffusione di notizie non vere, prive di ogni fondamento scientifico, basate su convinzioni personali smentite categoricamente dalla realta' dei fatti, dagli studi condotti e dalla documentazione predisposta per l'autorizzazione che, lo ricordo, e' stata attentamente vagliata dagli uffici preposti".

Questi ultimi - prosegue Mazzadi - confermano il bassissimo impatto ambientale della centrale e l'abbondante disponibilita' di biomassa nel territorio Aquilano. La stessa amministrazione comunale dell'Aquila aveva ribadito ancora il 22 settembre 2010 la localizzazione dell'impianto nell'area industriale di Bazzano, area dove nel frattempo sono state autorizzate altri due insediamenti produttivi e per cui lo stesso COSVIND ha dichiarato necessario l'ampliamento".

"Il Convegno organizzato tre settimane fa in collaborazione con la facolta' di Ingegneria dell'Aquila - conclude Mazzadi - ha approfondito esaurientemente l'impatto ambientale economico e sociale dell'iniziativa attraverso un confronto serrato e costruttivo, tra i principali attori del sistema produttivo dell'Aquila e la cittadinanza".

Futuris Aquilana e' un impianto sicuro che non avra' impatti negativi sulla salute dell'ambiente e dei cittadini: le emissioni, molto al di sotto dei limiti di legge (dal 20% al 30%) non includono sostanze nocive, l'attivita' non e' infatti classificata come industria insalubre dagli Enti preposti alla tutela della salute, tra cui la stessa Amministrazione comunale. Sono presenti inoltre collaudati sistemi di filtraggio e abbattimento dei fumi.

Non solo, ma a garanzia della sicurezza dei centri abitati limitrofi e dell'area urbanizzata, la societa' - dice sempre la nota aziendale - s'impegna a installare una centralina di monitoraggio dell'aria, la prima in Provincia dell'Aquila. Futuris Aquilana e gli impianti a biomasse rappresentano un reale motore di sviluppo locale: contribuendo alla realizzazione di un indotto di 4,5 milioni annui sul territorio l'impianto di Bazzano generera' un indotto occupazionale di 114 unita' grazie soprattutto alla filiera di approvvigionamento.

L'impianto verra' approvvigionato attraverso un sistema di filiera corta garantito da Energia e Territorio, societa' locale espressione del consorzio di approvvigionamento di biomasse vergini solide di cui la regione Abruzzo gode di amplissime disponibilita', tanto da poterne sviluppare un vero e proprio settore industriale regionale, cosi' come avviene in molte altre regioni.

"Dispiace che ancora una volta le opportunita' di crescita economica e di nuova occupazione incontrino cosi' tanti ostacoli basati su opinioni indimostrabili e non su seri dati scientifici e studi specifici.

Le centrali a biomasse non rappresentano una minaccia alla salute ne' alla vivibilita' dell'ambiente urbano e prova ne e' che esse vengano spesso realizzate all'interno dei centri urbani", ha concluso Mazzadi ribadendo la volonta' e l'impegno di Futuris Aquilana al dialogo e al confronto costante con la comunita' locale quale condizione per il pieno sviluppo dell'iniziativa.


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