Centro oli di Ortona, la Provincia sostiene il ''no''

27 Ottobre 2008   13:51  

La Provincia di Pescara sosterrà in tutte le sedi istituzionali, e nel caso fosse necessario anche in quelle giudiziarie, la battaglia dei cittadini abruzzesi contro la realizzazione del "Centro Oli" lungo la costa teatina, insediamento fortemente osteggiato da uno schieramento che comprende gran parte della comunità scientifica. Lo ha deciso il Consiglio provinciale, riunito questa mattina a Pescara sotto la presidenza di Filippo Pasquali, approvando un ordine del giorno presentato dal capogruppo di Rifondazione comunista, Sandro Di Minco. Il testo, votato dai gruppi del centrosinistra presenti in aula (il centrodestra ha invece abbandonato la seduta al momento del voto) impegna il presidente della Provincia, Giuseppe De Dominicis, a dispiegare tutte le iniziative necessarie a impedire la realizzazione del contestato centro di prima raffinazione del greggio voluto dall'Eni. Nel testo presentato dall'esponente di Rifondazione comunista, si legge tra l'altro che l'insediamento provocherebbe "un grave pregiudizio al patrimonio ambientale, agricolo, paesaggistico e turistico dell'intera costa abruzzese", senza contare "i rischi per la salute dei cittadini abruzzesi", anche alla luce della stessa relazione del colosso energetico nazionale, secondo cui "la costruzione dell'impianto comporterà la creazione di nuove emissioni in atmosfera". Il Consiglio provinciale ha deciso di dare mandato al presidente De Dominicis di scrivere ai rappresentanti di tutte le istituzioni interessate per rappresentare la posizione dell'ente.


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