Centrodestra del Comune di Pescara, polemico sulla stangata fiscale

04 Settembre 2014   15:08  

E' polemica, da parte del centrodestra al comune di Pescara, sulla "stangata" fiscale che ieri e' stata approvata dalla maggioranza di centrosinistra con il via libera alle nuove aliquote, che comporteranno un introito di "circa 16 milioni e mezzo di euro con un taglio di appena 150mila euro rispetto alla proposta iniziale".

La polemica riguarda non solo l'aumento delle tasse in generale ma in particolare il comportamento del presidente del Consiglio Antonio Blasioli che, dopo l'approvazione del maxi emendamento della maggioranza, ha "impedito" di discutere gli emendamenti del centrodestra, ritenendo che non ci fossero piu' i presupposti dal punto di vista tecnico.

La presa di posizione di Forza Italia, Nuovo Centrodestra e Pescara Futura e' arrivata stamani, in conferenza stampa. "Riteniamo grave l'atteggiamento della giunta, ha detto Marcello Antonelli, capogruppo di Forza Italia, perche' noi abbiamo formulato una proposta non demagogica sui tagli da attuare (si poteva arrivare a tre milioni e mezzo di taglio delle spese) e ci siamo seduti al tavolo con l'esecutivo ma loro hanno risposto che al massimo i tagli potevano arrivare a 200mila euro, il che vuol dire che c'era una mancanza di volonta' ad attuarli. Si annuncia una vera e propria stangata, ha proseguito Antonelli, mentre poteva essere di dimensioni inferiori.

Ma la questione non e' chiusa, perche' c'e' ancora il regolamento senza il quale quelle tariffe non sono applicabili, ma forse c'e' da avere poca fiducia sul futuro se Blasioli mandera' in onda la stessa sceneggiatura di ieri.

Valuteremo con i legali se e' possibile pensare ad un'azione su quanto accaduto, anche se in genere le decisioni del Consiglio sono inappellabili".

Guerino Testa, capogruppo Ncd, ha parlato di "una giunta sorda e cieca di fronte agli appelli delle forze sociali, considerato che la razionalizzazione delle spese e la rimodulazione delle aliquote chieste anche dai sindacati risultano 'non pervenute'.

Su molte cose la giunta si e' trovata perfettamente d'accordo al suo interno, ha detto sempre Testa, e spiace registrare il silenzio di consiglieri come Padovano, o l'allontanamento dall'aula di Pignoli, cosi' come dispiace che i giovani presenti in maggioranza siano rimasti silenti e non abbiano avuto neppure un minimo di sussulto".

Illustrando un prospetto su come cambiano le tariffe Testa ha fatto notare i termini della "folle stangata" in base alle varie fasce di rendita e reddito e ha parlato di una "impostazione iniqua per la Tasi, considerato che non ci sono detrazioni per cui le rendite maggiori pagheranno meno, mentre per l'Irfep ci sara' un aumento per tutti (l'esenzione e' fino a 15mila euro) e per l'Imu relativa ai comodati d'uso l'aumento sara' indiscriminato cosi' come per gli immobili strumentali.

Un esempio su tutti: un professionista con abitazione e studio di proprieta' (di circa 100 mq ognuno) e con reddito lordo di 36mila euro paghera' circa 1500 euro di tasse, l'86 per cento in piu' del 2013".

Per Carlo Masci, capogruppo di Pescara Futura, e' stata "una operazione antidemocratica e antistorica della maggioranza che non vive la realta' dei cittadini" e Blasioli "si e' messo la maglia del Pd e ha seguito le indicazioni del partito.

Siamo passati in una notte dall'essere la citta' meno tassata alla citta' piu' tassata. L'unico interesse che hanno e' fare cassa per spendere i soldi". 


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