Chiarezza sul test-antisismico di Sassa. La risposta di Calvi

Tecnologia e trasparenza

12 Febbraio 2010   18:15  

Avevamo oggi sollevato la questione dei test-antisismici svolti dalla Protezione civile a Sassa, ad una palazzina del progetto Case, chiedendo consulenza al dottor Corrado Salvo, fisico dei Laboratori del Gran Sasso, il quale brevemente aveva rilevato che il test ha simulato un'accelerazione quattro volte minore rispetto a quella del 6 aprile, e che dunque, per considerare la prova utile e significativa, era necessario presupporre la capacità, da parte degli isolatori antisismici, di attenuare di quattro volte l'azione di un terremoto sugli edifici sovrastanti. Pertanto, aveva rilevato Corrado Salvo, sarebbe necessario ed opportuno, da parte della Protezione Civile, mettere a disposizione, per una più approfondita valutazione dell'affidabilità del sistema anti-sismico, anche i risultati dei test effettuati sugli isolatori sismici.

Ci ha risposto prontamente Gian Michele Calvi, Coordinatore Generale del Progetto C.A.S.E. all’Aquila, professore di Ingegneria a Pavia e direttore di Eucentre: 

'' Le considerazioni espresse dal dottor Salvo sono sostanzialmente corrette ed intelligenti, occorre tuttavia tenere presente i seguenti aspetti.

1) il tipo di isolatore utilizzato funziona per attrito (salvo la crescita della forza dovuta alla curvatura, che ha un influenza limitata rispetto alla parte attritiva, e che è comunque anch'essa limitata dal valore della curvatura, quindi unicamente connessa alla geometria dell'isolatore). La forza massima che può essere trasmessa alla piastra isolata è dunque sostanzialmente limitata al valore corrispondente alla moltiplicazione del coefficiente di attrito per il peso gravante sull'isolatore, indipendentemente dall'accelerazione al terreno.

2) La prova sul posto (l'undicesima, effettuate a diversi valori di spostamento e velocità, su edifici diversi) è stata solo una delle molte effettuate, la più spettacolare forse, ma non necessariamente la più importante. Circa 400 isolatori sono stati provati in laboratorio, in scala al vero ed a diversi valori di velocità (fino a circa 0.4 m/s) e di carico assiale. L'affidabilità del comportamento degli isolatori è verificato da queste prove, più che da quelle in situ.

3) La combinazione di prove di ogni tipo ed analisi numeriche lineari e non lineari sono oggetto della documentazione di progetto, della relazione a strutture ultimate e della relazione di collaudo. Le ultime due relazioni sono in via di conclusione e dovrebbero essere chiuse entro il mese. La documentazione allegata contiene ogni dettaglio (raccolti in diverse migliaia di pagine).

Credo che il DPC non avrà alcuna difficoltà a consentire l'esame del materiale a chi lo desiderasse.''

Ringraziamo per questo esercizio di trasparenza e disponibilità il dottor Calvi. Le sue considerazioni saranno ora da noi girate ad altri autorevoli esperti in materia.

Nel servizio un'intervista realizzata al direttore dell'Eucentre, sul progetto più in generale e sui suoi costi.

Filippo Tronca

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