Chieti-Vigor Lamezia, le interviste - Paolucci: "Partita tirata, prova di forza"

E Di Giampaolo lancia una frecciata in sala stampa su Feola

12 Marzo 2012   00:00  

Non bastano più gli aggettivi, questo Chieti è riuscito ad andare oltre ogni aspettativa e crederci, adesso, diventa un dovere.
Sì, perchè quando riesci a importi sulla Vigor Lamezia, terza forza del campionato che non perdeva dall'11 dicembre scorso (cioè da undici partite), allora realizzi che, probabilmente, i play-off li meriti davvero.

Il Chieti visto ieri all'Angelini è un cocktail eccitante di grinta, spirito di sacrificio, tecnica e amore per la maglia: insomma qualcosa di inebriante per tifosi e società. Non solo bollicine però, anche tanto, tantissimo cuore: già, anche in un clima reso ostile da un arbitraggio ai limiti della decenza e con gli avversari pronti ad approfittare di qualsiasi svista, i teatini non perdono la testa e riescono a respingere l'assalto finale dei lametini con un grande animus pugnandi.

Ne è consapevole il tecnico dei neroverdi, Silvio Paolucci, ormai la sua creatura va vicinissimo a sfiorare la perfezione: "E'stata una partita tiratissima, una vittoria sofferta e voluta fino al novantesimo". Questa l'analisi a caldo del mister del Chieti: "Sono contentissimo per i ragazzi che, nonostante le tante partite in così pochi giorni, sono riusciti a gestire il match dal primo all'ultimo minuto. Fatta eccezione per il rigore parato da Feola a fine primo tempo, la Vigor non è riuscita a creare pericoli concreti nel corso del match mentre noi abbiamo avuto addirittura la possibilità di chiudere la partita". Paolucci preferisce godersi il suo bellissimo giocattolo, piuttosto che commentare le vicende arbitrali: "Non voglio giudicare l'operato della terna arbitrale, credo che tutti possano giudicare quello che si è visto in campo. A me interessa soltanto giudicare la prestazione della squadra, che oggi è stata favolosa".

Portato orgogliosamente in sala stampa dal DG teatino, Luciano Di Giampaolo, che lo presenta con un polemico: "Per chi diceva che non era un portiere", Ivano Feola è l'eroe di giornata in casa neroverde.
La sua parata sul rigore calciato da Mancosu è un po' il simbolo di questo Chieti che pensa solo a lavorare sodo, facendosi scivolare addosso le critiche: "Sono molto contento di aver aiutato la mia squadra a vincere"-dice il portierone nerovere-"in fondo ho fatto solo il mio dovere che è quello di cercare di evitare che gli avversari segnino. Oggi ci sono riuscito e sono orgoglioso di questo". Il rigore neutralizzato ieri pomeriggio dal numero uno del Chieti è solo l'ultimo intervento decisivo di una lunga serie che va avanti da alcune partite: "Stiamo vivendo un buon periodo, vogliamo arrivare fino in fondo anche se i conti li potremo fare soltanto il 6 maggio e fino a quella data vogliamo continuare su questa strada". Infine, il racconto del momento cruciale: "Non è stata una vera e propria intuizione: Mancosu, prima di calciare, mi ha fatto finta di tirare sull'altro palo e ho deciso di tuffarmi dal verso opposto; sono stato anche abbastanza fortunato perchè il suo tiro era lento e per me è stato più facile parare".

Daniele Polidoro


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