Chiodi: io solo testimone, Simone Weil e il tritacarne mediatico

Cronache dall'Emiciclo/3

21 Settembre 2010   15:07  

''Onesta', trasparenza, rigore e legalita' sono da sempre le parole chiave del mio operato. Non c'e' motivo di sospettare un mio coinvolgimento nell'inchiesta giudiziaria. In questi giorni sono stato semplicemente ascoltato - e non interrogato come e' stato scritto - come persona informata sui fatti, chiamato a dare il mio contributo alla fase di indagine. Non sono, quindi, ne' indagato ne' imputato". Lo ha detto oggi il Presidente della Regione, Gianni Chiodi, a margine del consiglio regionale rispondendo ai giornalisti che chiedevano chiarimenti su possibili coinvolgimenti legati all'inchiesta sugli appalti. "Ho fiducia nell'operato della magistratura - ha aggiunto Chiodi - che ritengo stia facendo un buon lavoro portando avanti le indagini con professionalità' ed equilibrio al fine di arrivare in tempi brevi all'accertamento della verita'. Il vero problema resta un 'tritacarne mediatico' inaccettabile. I giornalisti sono tenuti ad una verifica attenta della notizia prima della sua diffusione, al rispetto della verità' sostanziale dei fatti e, pertanto, la liberta' di informazione e di critica non giustifica questo stillicidio che mina la dignità' e l'immagine dell'uomo e del politico".
Chiodi poi parla della nomina e delle deleghe del vice-commissario Cicchetti, del rimpasto di giunta o meglio della verifica che si terrà a primavera. E della ricostruzione su cui torna a ribadire: ora i soldi ci sono, ora tutti si rimbocchino le maniche.

 


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