Cialente a tutto campo replica a Bertolaso: ritardi colpa vostra

Il sindaco: i cittadini devono anticipare le spese

29 Luglio 2009   13:55  

"Ci sono ordinanze con più di un mese e mezzo di vita che non si capisce per quale ragione non sono state messe in pratica". A queste parole del commissario Guido Bertolaso, che ieri ha lanciato implicite accuse agli enti locali, non si è fatta attendere la replica del sindaco dell'Aquila Massimo Cialente.
Sono solo duecento ad oggi le perizie presentate al Comune per la riparazione delle abitazioni classificate A, B e C. Molteplici per il primo cittadino i motivi dei ritadi nell'avvio della ricostruzione leggera.
Il sindaco poi conferma le preoccupazioni di molti cittadini che alla lettura delle ordinanze hanno preso coscienza del fatto che le spese per i lavori vanno anticipate.
I ritardi per il sindaco sono imputabili a Governo, Protezione Civile e Regione Abruzzo ma rischia di produrre ulteriori rallentamenti anche la macchina comunale, con un organico assolutamente sottodimensionato per affrontare la valanga di domande che arriveranno nelle prossime settimane.
"Ci sono pervenute - conclude il sindaco - circa 800 domande di revisione delle verifiche effettuate dalla Protezione civile per le case A, e questo ci sta facendo accorgere che per molte di esse è insufficiente la cifra prevista di 10mila euro, che tra Iva e spese tecniche per perizia e direzione lavori si riducono a circa 6-7mila euro".

(MS)

 

CIALENTE, ORDINANZE MOLTO TARDIVE POCHI SOLDI
"Nessuno nega che la Protezione civile stia svolgendo un ruolo importante all'Aquila per l'emergenza. Ma le affermazioni del sottosegretario Bertolaso - che, sono certo, sono state travisate - secondo le quali il Dipartimento di Stato o la stessa Regione non avrebbero colpe nei ritardi per le ricostruzioni e che le stesse siano imputabili agli enti sono smentite dalla realta' ". Lo afefrma in una nota il sindaco dell'Aquila, massimo Cialente, in risposta alle affermazione del capo della Protezione civile, Guido Bertolaso. "Basta - aggiunge Cialente - con questo gioco al massacro. Non posso piu' tollerare che le responsabilita' negative vengano addossate solo agli enti locali e ai Comuni in particolare sul tema della ricostruzione post sisma. E i nostri cittadini e le nostre imprese non sono ne' sfaticati, ne' pigri. Tali responsabilita', se esistono, vanno cercate altrove. Lo speciale di Edilizia e Territorio dell'autorevole quotidiano 'Il Sole 24 Ore' traccia un quadro preciso sulla situazione. I costruttori e i professionisti sono stati molto chiari. Le ordinanze, ma soprattutto gli indirizzi per gli interventi sui fabbricati A, B e C, sono state molto tardive, in quanto emanate il 23 luglio, meno di una settimana fa. Un mese e mezzo tra i provvedimenti base e le linee guida costituisce- secondo Cialente - un tempo notevole, durante il quale si e' creata 'incertezza totale', come hanno giustamente affermato importanti costruttori, costretti a cambiare i progetti in corso tra il primo e il secondo documento. Ingegneri e architetti hanno sottolineato come le ordinanze non siano sufficienti e che siano al contrario indispensabili dei confronti con la Protezione civile. Quanto ai soldi, voglio ricordare per l'ennesima volta come al Comune dell'Aquila siano arrivati 20 milioni di euro (annunciati il 3 luglio, accreditati il 13, due settimane fa), per far fronte alle domande di intervento delle case classificate A, B e C. Per le sole A, secondo le nostre stime, ne servono 120".

"La nostra amministrazione - ha detto ancora Cialente - si e' attrezzata nel modo migliore possibile, di concerto con gli ordini professionali, per evadere le domande in tempi stretti, nonostante una ristrettezza di personale che, mi auguro, mi venga dato modo di aumentare. Ma senza quelle certezze, che sono arrivate solo da pochi giorni da parte dell'autorita' centrale, era impossibile che le richieste dei contributi fossero piu' di 200, tante quante ne sono arrivate finora. Sono poche, ha ragione Bertolaso, ma, come ormai e' chiaro - aggiunge Cialente - ci sono dei motivi che hanno determinato questa situazione, non riconducibili ai Comuni. Senza considerare che il prezziario regionale e' stato pubblicato appena 20 giorni fa. Come se non bastasse, c'e' confusione sui mutui, sugli sconti bancari delle fatture alle imprese, sui rischi che i cittadini debbano anticipare i costi. Vicende per le quali, dietro mia sollecitazione, si dovrebbe arrivare presto a una soluzione, attraverso un incontro fra le parti interessate. Ribadisco, per l'ultima volta, che questo e' il momento dell'unita' di tutti, di accantonare ogni polemica di lavorare insieme. E' il momento della lealta' e dell'etica delle responsabilita'. Protezione civile, Comuni, enti sono in prima linea da quasi quattro mesi. Noi solo - concldue il sindaco dell'Aquila - abbiamo la piena consapevolezza dell'estrema drammaticita' e complessita' della tragedia che ci ha colpiti. Mi auguro di non dover piu' intervenire per ulteriori polemiche. L'autunno non e' lontano, le case disponibili sono poche e ancora non sappiamo quanti alloggi potranno essere messi a disposizione della gente rimasta senza tetto, decine di migliaia di persone"


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