“Città per Vivere” chiede referendum popolare su realizzazione variante alla Statale 16 Adriatica

03 Gennaio 2013   09:57  

La Lista Civica “Città per Vivere” chiede al Sindaco del Comune di Roseto la indizione di un “RFERENDUM POPOLARE CONSULTIVO” per fare decidere i Cittadini sulla realizzazione della “VARIANTE ALLA STATALE 16 ADRIATICA” già prevista nel Piano Regolatore Generale e attesa da più mezzo secolo. 

Tale opera pubblica, finanziata una prima volta nel lontano 1959 (come quella di Pineto allora immediatamente realizzata), è stata urbanisticamente inserita nel Piano Regolatore Generale del Comune di Roseto, approvata dal Consiglio Comunale in seduta “solenne e straordinaria”, progettata in via esecutiva con il supporto della struttura tecnica dell'Amministrazione Provinciale di Teramo e inserita quale opera “strategica” direttamente collegata con la “Teramo-Mare”, deliberata dal Consiglio di Amministrazione dell'ANAS nel marzo del 1992 con uno stanziamento complessivo di 240 miliardi di vecchie lire: essa è stata presente sin dall'inizio negli atti ufficiali di tutti i Piani decennali della grande viabilità elaborati dal Ministero dei Lavori Pubblici, resa operativa dall'ANAS e dalla Regione Abruzzo quale “opera di interesse prioritario”.

Restano ancora “misteriosi” e ingiustificati i motivi che hanno impedito a tutti gli Amministratori del Comune che si sono succeduti in questi 50 anni di procedere alla realizzazione dell'opera. La quale, nello spirito dei Cittadini di Roseto, che per sin dal 1976 si sono impegnati per il dirottamento dei TIR dalla Statale 16 alla A/14 in attesa di soluzioni alternative, è stata sempre considerata “la soluzione definitiva” del problema all'interno del “Corridoio Adriatico”, in vista del tanto atteso trasferimento del trasporto merci sui “Treni navetta delle Ferrovie” e sulle auspicate “Autostrade del Mare”.

Tra l'altro, e in punto di “principio strategico per il futuro”, come l'esperienza ha già dimostrato, un qualsiasi incidente grave, o anche una inattesa calamità naturale e di intervento della protezione civile, che interrompesse per qualche tempo il transito sulla Autostrada A/14 nel tratto tra i Caselli di Mosciano S. Angelo-Roseto e Pineto, provocherebbe l'immediato ritorno sulla Statale 16 di un volume di traffico talmente “enorme ed inquinante” da essere incompatibile con lo sviluppo della struttura urbanistica e dei servizi di una “Città Lineare e Turistica” come Roseto.

In attuazione dello Statuto del Comune di Roseto, ci si attende la indizione del “Referendum consultivo Comunale” con una iniziativa diretta del Sindaco, degli Assessori e dei Consiglieri Comunali di maggioranza e di opposizione: sarebbe questo un “atto istituzionale” di grande rilevanza democratica attestante la loro effettiva volontà di “consentire”, attraverso uno strumento di partecipazione popolare, che siano “anche” i Cittadini di Roseto a esprimere il loro parere sulla realizzazione della Variante alla Statale 16, collegata con la Teramo Mare, con l'Autoporto e la adiacente Zona Industriale giustamente collocati a ridosso del Casello Autostradale A/14 di Roseto.

 

Pio Rapagnà – ex Parlamentare


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