Codacons Abruzzo denuncia la storia di un'insegnate malata vessata dal mutuo bancario

10 Ottobre 2011   11:29  

Riceviamo da Condacons Abruzzo e pubblichiamo:

"Ecco un’altra brutta storia che non vorremmo raccontare, ma ci tocca. Anzi, raccontare pubblicamente storie di ingiustizia sociale, di vessazione, di sopraffazione, di uso spropositato del potere del denaro a scapito di povera gente, in alcuni casi è l’unico modo per cercare di risolvere questioni altrimenti insuperabili. Protagonisti della vicenda problematica che ci è stata sottoposta presso lo sportello provinciale Codacons di Francavilla al Mare sono una signora affetta da una grave patologia (uno di quei mali che si fa molta fatica a combattere e vincere, altrimenti detto cancro) e una banca, la B@nca 24/7.

La signora in questione, di professione insegnante, è una cliente della banca appena menzionata, avendo acceso da tempo un mutuo presso una delle agenzie del Gruppo UBI Banca cui la 24/7 Spa è parte integrante. All’insegnante, nel frattempo, è sopraggiunta la terribile malattia che l’ha resa invalida al 100% nonostante le sedute di chemioterapia a cui ha dovuto sottoporsi e che sono terminate nell' agosto scorso. Inoltre è stata costretta, causa il male contratto e la terapia a cui sottostare, ad assentarsi dal proprio lavoro per 183 giorni. Tali assenze, iniziate il 28 luglio e che continueranno fino al 13 ottobre, le hanno comportato una decurtazione della retribuzione del 50%. Come può la signora pagare il mutuo con uno stipendio dimezzato? Il primo agosto il Codacons, allertato dalla sua iscritta, ha provveduto senza esitare nemmeno un attimo, per non perdere tempo non prezioso ma preziosissimo, ad inoltrare alla banca una richiesta urgente di sospensione immediata del piano di ammortamento del mutuo in oggetto, per un periodo di almeno sei mesi a partire dal mese di agosto fino al mese di gennaio 2012.

Il riscontro è stato tiepido ma nello stesso tempo intransigente. La banca, normalmente dotata, per il tipo di categoria di servizi a cui appartiene, di un cinismo che tutti ormai conoscono, ha sì tenuto conto della richiesta del Codacons, chiedendo una documentazione a riguardo, ma ha ugualmente provveduto, come se nulla stesse di fatto accadendo, al normale addebito della rata mensile di agosto del prestito, cioè quando già all’insegnante vien dato mezzo stipendio. Il Codacons, come è nel suo stile, naturalmente non molla la presa e insiste perché l’agenzia bancaria venga incontro per ragioni squisitamente etiche, di solidarietà, di comprensione se non di pietas, alla cliente. Tutte caratteristiche, queste ultime, che di certo non contraddistinguono il modus operandi della banche tradizionali, ma che stanno facendo giusta breccia in altre realtà di servizi bancari.

L’associazione pertanto invia una nuova quanto tempestiva richiesta di sospensione del mutuo, in data 5 settembre, inoltrando la documentazione richiesta dalla banca, sempre per sei mesi ma a partire da settembre e fino al gennaio 2012. Come andrà a finire? Se lo chiede anche il Codacons, che rimane ancora una volta esterrefatto per certi comportamenti visto che è stata addebitata anche la rata di settembre.

Credo che le banche ogni tanto dovrebbero fermarsi a ragionare sulle proprie origini - dichiara l'avv. Vittorio Ruggieri, Vice Coordinatore Regionale del Codacons Abruzzo - e ricordare che sono nate per raccogliere i risparmi e mettere tali somme a disposizione della intrapresa economica e che il primo istituto di credito fu fondato da Sant'Antonio di Padova per combattere l'usura (I Monti di Pietà). Ogni ulteriore commento è superfluo”.  


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